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CANTONEZecche infette, il Ticino per ora è al sicuro

05.02.17 - 10:42
Pochi giorni fa, il canton Uri ha lanciato l’allerta contro l’encefalite causata dai parassiti. In Ticino però il vaccino non è necessario
Zecche infette, il Ticino per ora è al sicuro
Pochi giorni fa, il canton Uri ha lanciato l’allerta contro l’encefalite causata dai parassiti. In Ticino però il vaccino non è necessario

BELLINZONA - Lo scorso 31 gennaio, il Medico cantonale urano ha lanciato un appello ai cittadini, consigliando di vaccinarsi contro l'encefalite trasmessa da zecche, in quanto il rischio di contrarre la malattia è considerato molto elevato in diverse aree del cantone. Considerata la vicinanza, la situazione dovrebbe preoccupare anche il Ticino?

Contattato da Tio/20minuti, l’Ufficio del medico cantonale ha immediatamente chiarito che la situazione epidemiologica a livello ticinese è diversa rispetto a quella riscontrata nel canton Uri, e in altri cantoni, precisando che al momento «non ci sono zone a rischio per le quali la vaccinazione è raccomandata».

La scorsa primavera, la presenza del virus FSME, causa della meningoencefalite verno-estivale da zecca, fu segnalato per la prima volta sul territorio cantonale, più precisamente nell’alta Valle Maggia. L’assenza di casi clinici autoctoni, spiega l’Ufficio, ha però permesso di escludere il nostro cantone dall’elenco delle zone a rischio.

Precauzioni - Questi parassiti ematofagi, presenti sia in Ticino che nel resto della Svizzera, possono trasmettere anche altre malattie, fra le quali la borreliosi di Lyme, per la quale non esiste alcun vaccino. Per questo motivo, ricorda l’Ufficio del medico cantonale, è importante per chi è solito frequentare i boschi abbigliarsi in modo adeguato, utilizzare dei repellenti, al fine di proteggersi contro le morsicature, e controllarsi sempre quando si rientra a casa.

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