La società AlpTransit Gottardo SA ha valutato il progresso delle misure di miglioramento della sicurezza diversamente dalle FFS: ciò rischia di provocare costi supplementari e ritardi
AIROLO - L'identificazione e la riduzione al minimo dei rischi nella galleria di base del San Gottardo erano mirate, ma troppo tardive. A queste conclusioni è giunto il Controllo federale delle finanze (CDF) che ha esaminato il livello di sicurezza informatica del tunnel al momento del passaggio delle consegne dalla società AlpTransit Gottardo SA alle FFS, il primo giugno scorso.
Il CDF ha raccomandato quindi all'Ufficio federale dei trasporti (UFT), nella sua veste di autorità di sorveglianza, di vigilare affinché tutte le misure ancora in sospeso siano attuate, si legge in una nota odierna.
Le analisi effettuate dalle Ferrovie federali nel giugno scorso mostrano che le lacune ancora esistenti al momento della messa in esercizio della galleria di base non presentavano rischi di livello "ROSSO", ossia intollerabili a breve e medio termine, precisa il CDF. Inoltre, non sono stati rilevati pericoli dal punto di vista della sicurezza dell'esercizio, come ad esempio rischi d'incidente con danni alle persone.
Durante la fase di costruzione, le FFS hanno tuttavia constatato che nell'ambito della protezione informatica non esisteva un concetto di sicurezza generale. Insieme alla società AlpTransit Gottardo SA ha l'ex regia federale quindi allestito un piano con 42 misure per eliminare le lacune esistenti. Ma da una verifica effettuata prima dell'apertura della galleria di base è emerso che ne erano state attuate soltanto 12 e che, delle rimanenti 30, 4 erano state rinviate. Secondo AlpTransit Gottardo SA al momento della consegna altri provvedimenti erano stati presi.
Secondo il CDF, la società AlpTransit Gottardo SA ha valutato il progresso delle misure di miglioramento della sicurezza diversamente dalle FFS. Le due aziende hanno infatti impiegato basi di valutazione differenti: ciò rischia di provocare costi supplementari e ritardi. Per questo il CDF raccomanda di rafforzare il ruolo dell'UFT quale autorità di vigilanza per verificare l'attuazione delle misure di sicurezza informatica.