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Pro Juventute organizza il corso per aiutare gli studenti a trovare il proprio metodo di studio
LUGANO - Dalla scuola ci siamo passati tutti. E tutti – chi più e chi meno – abbiamo assaporato il piacere del successo e la delusione del fallimento. Quasi sempre, però, l'andare bene a scuola non è una questione di intelligenza o capacità intellettuale; il più delle volte chi fatica o arranca con il tedesco o con la matematica, con la storia o con l'italiano, è solo vittima della propria scarsa organizzazione e della mancanza di metodo di studio.
Chi oggi è genitore nutre a volte serie preoccupazioni sul modo di studiare del proprio ragazzo; ecco perché Pro Juventute Svizzera italiana organizza il corso "Impariamo a studiare". Ne abbiamo parlato con Ilario Lodi:
Cosa sta dietro a questa iniziativa?
Studiare per far fronte agli impegni scolastici non deve essere un dramma, una tortura. Il più delle volte, però, sembrerebbe essere così. Se però, per studiare, si adotta un metodo, ecco che allora tutto diventa più facile
Ci faccia un esempio...
Certo. Noi lavoriamo sull'importanza dell'organizzazione del tempo, dell'uso dei colori, della schematizzazione, sul significato che ha l'avere un clima di lavoro idoneo, sull'ordine delle cose, e molto altro ancora. Lo scopo è quello di fare in modo che lo studio delle materie scolastiche diventi interessante e non più un peso.
A chi è rivolto?
Il corso, che si svolge nel Bellinzonese, nel Locarnese e nel Mendrisiotto e che debutterà a giorni, si rivolge agli studenti di scuole medie.
Chi fosse interessato ad approfondire il tema può trovare informazioni all'indirizzo www.projuventute.ch nella sezione "programmi" e poi cliccando su "metodo di studio", oppure all'indirizzo svizzera.italiana@projuventute.ch.
