Cerca e trova immobili

CANTONESe il gipfel ormai arriva dal freezer, non più dal forno

28.12.16 - 06:52
Tempi duri per la panetteria-pasticceria. Affari mai così in ribasso, apprendisti sempre meno: e quello che si compra per fresco è spesso prodotto surgelato che viene da lontano
Se il gipfel ormai arriva dal freezer, non più dal forno
Tempi duri per la panetteria-pasticceria. Affari mai così in ribasso, apprendisti sempre meno: e quello che si compra per fresco è spesso prodotto surgelato che viene da lontano

LUGANO - I numeri non erano mai stati così pessimi. «Va male. E da noi è ancora più tragica». Tre apprendisti panettieri-pasticcieri, sei pasticcieri confettieri; per la prima volta le dita di una mano bastano e avanzano, in Ticino. E in Svizzera, sempre nel 2016, si è scesi sotto la soglia dei mille, 693 nella produzione e 302 nella vendita. Solo tre anni prima erano oltre 300 in più, 1.313 per essere precisi. «E fino a qualche anno fa noi ne avevamo almeno una ventina, più del doppio», riflette Giuseppe Piffaretti alias mastro Piff, "La bottega del fornaio" di Mendrisio, nome celebre del direttivo della Società mastri panettieri-pasticcieri del Canton Ticino.

Praticanti ai minimi storici - Che lancia l'allarme: «Siamo ai minimi storici». Non bastassero le cifre imbarazzanti in entrata, l'anno passato sono stati addirittura dieci i giovani che hanno interrotto il tirocinio. «Anche se l'interesse c'è», a sorpresa ribalta le carte in tavola Piffaretti. Viene, dice, da dove meno te l'aspetti, «spesso da altre professioni. Ho visto farmacisti, impiegati d'ufficio, addirittura un'aspirante avvocatessa che ora fa la panettiera felice in Svizzera interna. Un po' di ragazzi ne abbiamo in giro per il mondo: perfino in Australia».

Bye bye artigiani: «Non c'è più coscienza sociale» - Il problema è lavorare in Svizzera: gli affari sono in ribasso, i posti d'apprendistato diminuiscono di conseguenza. «E le professioni artigianali spariscono». Il motivo? «Non c'è piu coscienza sociale. I genitori magari mandano pure i figli qui a fare pratica. Ma poi il pane lo comprano altrove».

Scordatevi l'Italia: il vero guaio è un altro - In Italia, quando va peggio. Nei supermercati, quando va comunque in maniera discutibile. Perché, sulla carta, gli apprendisti servirebbero pure nella grande distribuzione. «Sì, ma in Polonia», provoca Piffaretti, alludendo alla produzione che viene commissionata lontano, anche oltre confine. E qui arriva congelata, al più semi-cotta: impastata altrove, con ingredienti non esattamente locali, pronta per essere infilata nel forno giusto a completare la cottura.

Al bar niente è più davvero "fresco" - Comprate il gipfel al bar? «Domandate da dove viene quello che state per mangiare. Sono sempre più forniture esterne. Prodotti surgelati». Altro che panetteria dietro l'angolo e profumo di cornetti freschi, ancora fragranti. «Cambia il mondo. E nessuno fa nulla. Si parla tanto di economia locale: ma poi dove si va ad acquistare? Manca la volontà politica».

Lasciate imparare i ragazzi - Già. Perché a volte, spiega, perfino la legge non aiuta. Anzi. Per esempio, per restare sul banale: «È fatto divieto ai ragazzi di lavorare prima delle cinque del mattino. Ma cosa diamo a chi viene a chiedere il gipfel alle sei, se non ci mettiamo al lavoro per tempo? Così, a fare i panettieri e pasticcieri non imparano: non possono». 

Abbassare i prezzi? «Non si riesce» - Eppure, qualcosa si potrebbe tentare di fare, giura. «Una goccia nel mare? Forse. Ma lo diceva perfino Madre Teresa: senza quella, sarebbe un mare senza una goccia». Abbassare i prezzi? «Come si fa. Da noi il primo salario è di 4mila franchi lordi: da qualche parte dovremo pur farli saltare fuori. In Italia sono 1.200 euro: e le materie prime costano meno».

Tutti credono di saper fare: invece... - Non bastasse questa, di concorrenza, c'è poi anche quella di chi si improvvisa maestro/a: vedi ex casalinghe ribattezzate cake designer e dolci appariscenti venduti a prezzi più appetibili. «Poi quelle torte va a finire che non le mangia nessuno: perché sono troppo dolci, perché il biscotto è duro». Ma, per ora, tant'è: le grane arrivano anche da qui.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

Nicklugano 7 anni fa su tio
Caro Piff, è inutile chiamare in causa i soliti colpevoli (Grande distribuzione, stazioni di benzina, massaie che arrotondano, acquisti all'estero). Se non erro, lo stillicidio delle panetterie è in atto da oltre 15/20 anni, ed allora non c'erano questi "colpevoli". Quando però il mezzo chilo costa 3. dal panettiere e 1.20 alla Migros... medita caro, medita.

mats13 7 anni fa su tio
Di cosa ci lamentiamo quando poi si va a comperare il pane in una qualsiasi stazione di servizio pretendendo che sia appena sfornato e sono le 17.00?

BRA_Zio 7 anni fa su tio
Risposta a mats13
è il commento più sensato. vanno tutti da migros Coop aldi lidl manor denner, aree servizio, stazioni... Quindi è impossibile resistere per gli artigianiche fanno roba buona.

Frankeat 7 anni fa su tio
E anche oggi la camionata di luoghi comuni è servita.

gp46 7 anni fa su tio
La dicitura "fresco" sui sacchetti del pane é già fuorviante di suo, per un prodotto precotto e finito di cuocere in negozio. Senza parlare dell'altra scritta, quella che recita "pane speciale"....negli ingredienti troviamo acqua, lievito, sale e farina.....ma cos'avrà di speciale, oltre al prezzo spropositato?

GI 7 anni fa su tio
Ma sarà l'offerta che crea la domanda o l'inverso......fosse la seconda ....direi che sta a noi consumatori farsi il classico baffo di questo genere di prodotti.....che rimarranno sugli scaffali .....i prodotti con l'utilizzo del famigerato olio di palma sono un buon esempio....

spank77 7 anni fa su tio
Niente allarmismi...questione di tempo. La mentalità dei consumatori sta cambiando..tempo una 5-10 anni e si "tornerà" indietro di qualche passo a vantaggio di artigiani, prodotti locali e sani. Forse sono un visionario ma i prodotti industriali "malsani" hanno gli anno contati a mio avviso. La mentalità del "meglio consumare meno ma di qualità" che "consumare di più ma di cattiva qualità (e non salutare)" si sta facendo sempre più spazio. Siamo quello che mangiamo, punto.

comp61 7 anni fa su tio
Risposta a spank77
tra 5 10 anni saranno sparite le persone che si ricordavano il vero gusto delle pietanze. Mangeremo tutto in bustine.

GI 7 anni fa su tio
Risposta a comp61
quando l'uomo arrivò sulla luna (o così vollero farci credere....) prevedevano pastiglie e razzetti sulle spalle per gli spostamenti per tutti negli anno 2000.....ancora oggi riesco a mangiare fresco (e spero) sano e non mi sposto con i razzetti sulle spalle !!

spank77 7 anni fa su tio
Risposta a comp61
Il solo fatto che tu scriva -ed è bello- significa che non vuoi che succeda...cosi come la maggior parte dei consumatori...forse alcuni non hanno ancora deciso ...è per questo motivo che dico che le cose cambieranno...è logico...se i consumatori rifiutano la cattiva qualità allora non c`è nemmeno l'offerta. Siamo noi consumatori, ogni singolo a decidere con le nostre scelte quale sarà il mercato e l'offerta di domani.

comp61 7 anni fa su tio
Risposta a spank77
Intendevo che c`é il salto generazionale: da piccolo mangiavo le galline della nonna, la mia famiglia mangia prodotti della grande distribuzione. Non posso per tanti motivi andare dal contadino dall`ortolano dal.. dal...

Webster 7 anni fa su tio
Ringraziamo i grandi distributori Migros e Coop che prima con i loro Negozi camion hanno fatto chiudere tutti i negozi nei paesi e nelle valli. Una volta chiusi hanno smesso di passare con i camion. Oramai vendono di tutto e non lasciano più spazio ai piccoli ed agli artigiani! Inoltre tasse ne pagano pochissime perché si nascondono dietro cooperative e il grosso lo pagano dove si trovano le sedi. Sono generatori di traffico e impiegano per lo più frontalieri! Meditate, meditate!

BRA_Zio 7 anni fa su tio
Risposta a Webster
tutto giusto. ma c è un ma. la gente tutta!! 80% prende il pane li (migros denner manor Coop, stazioni servizio llidl aldilà ecc) e allora è impossibile resistere per gli artigiani.

Roki 7 anni fa su tio
Purtroppo siamo in pugno a burocrati e sindacati che non sanno cosa significa essere in prima linea. Continuano a tirare la corda senza rendersi conto che si sta rompendo.

francox 7 anni fa su tio
I gipfel (Chifer per noi ticinesi) buoni e fatti in ticino si trovano, basta chiedere e comperarli nei posti giusti. Scegliendo i prodotti facciamo politica! ...e i chifer surgelati a me fanno bruciare lo stomaco....

BRA_Zio 7 anni fa su tio
Risposta a francox
brioche e pane fanno tutti schifo. sono pochi i posti dove trovi trova buona artigianale.

francox 7 anni fa su tio
Risposta a BRA_Zio
panetteria!

BRA_Zio 7 anni fa su tio
Risposta a francox
Sì ma quelle buone sono forse 30 panetterie in tutta la Svizzera ita. La gente acquista da denner migros manor Coop stazione aree servizio lidl aldi.. Io ho la fortuna di avere una delle panetterie migliori vicine ma ti dico in tutti gli posti mangi veramente male. Saluti
NOTIZIE PIÙ LETTE