Dal benessere di Sabri Fit ai suggerimenti di Shanti Winiger. Esplode anche nella Svizzera italiana la “voglia di fama”. Eleonora Benecchi, esperta di culture digitali: «Attenti a non esporsi troppo»
GAMBAROGNO - Ogni mattina si alza e si collega al cellulare per dare consigli ai suoi amici virtuali su come mantenersi in forma. Storia di Sabri Fit, mamma sprint del Gambarogno. Poi c’è Martina Bisaz, giovane romanda famosa per le sue foto di località svizzere con veicoli d’epoca. E, ancora, Shanti Winiger, ticinese che vive a Losanna. I suoi suggerimenti su YouTube sono seguitissimi. Personaggi che nascono dal nulla. E che, grazie ai nuovi media, esplodono, creandosi anche un business. «È un fenomeno in crescita – dice Eleonora Benecchi, esperta di culture digitali – i social media rappresentano uno dei palcoscenici su cui recitiamo la nostra vita quotidiana. Ma occorre prudenza».
Sul palcoscenico - Il sociologo canadese Erwing Goffman, deceduto nel 1982, già in tempi non sospetti parlava della "vita quotidiana come rappresentazione”. «Noi – conferma Benecchi – siamo, allo stesso tempo, lavoratori, genitori, partner, sportivi… Con i social media questi palcoscenici si moltiplicano e si intrecciano. Migliaia di sconosciuti possono entrare nelle case delle persone, mostrando un lato del proprio carattere».
Una vita live - Bastano un cellulare e una connessione internet. Da quando i social media prevedono la possibilità di mandare in rete video live, il numero dei “signor nessuno” che diventano popolari, è aumentato esponenzialmente. «È cambiato il concetto di fama – sostiene Benecchi – non avremmo mai visto Greta Garbo addentare un panino, mentre oggi ci aspettiamo di vedere anche il retroscena di ciò che fanno i divi. E soprattutto siamo abituati a esporre i nostri di retroscena. Le web star funzionano proprio perché creano un legame intimo e diretto con chi le segue. Ecco allora che esporsi, raccontarsi, diventa un lavoro vero e proprio, togliendo il tempo ad altre attività quotidiane. Per alcuni l'unico modo di esistere diventa rendersi visibili attraverso i social media».
Voglia di business - Da questa intraprendenza spesso nasce un business. Sabri Fit, attraverso i suoi aneddoti, promuove in maniera molto intelligente, e senza farne il nome, alcuni prodotti per il benessere. In alcuni casi, fare affari sembra ancora più facile. «Su Youtube – spiega l’esperta – un alto numero di visualizzazioni può generare sponsorizzazioni e partnership».
Testimonial credibili - Negli Stati Uniti, una mamma appassionata di giochi Disney da tempo pubblica su Youtube le sue recensioni. «DisneycollectorBR guadagna milioni di dollari all’anno facendo un’attività apparentemente banalissima – puntualizza Benecchi – mette alle prova i giocattoli che compra, li elogia o li critica senza mezze misure. L’azienda Disney si trova così ad avere una testimonial per caso. Ma, proprio per questo, efficace e credibile».
Il pericolo - Parole pronunciate nell’intimità delle mura domestiche. Frasi che si amplificano. E che, a volte, rischiano di sfuggire di mano. Ancora Benecchi: «Nel momento in cui diventi popolare, entri nel discorso pubblico. Puoi essere amato, ma anche odiato, criticato. Quello degli haters, gli anti-fan, è uno dei principali problemi che si trova ad affrontare chi pubblica video su Youtube».
Minorenni in rete - Scene di vita quotidiana. Il cellulare che filma spazi, abitudini, e anche persone care. «In alcuni casi – riprende l’esperta – sono filmati anche bambini. A volte non ci si rende conto che l'immagine messa in rete rimane in circolazione, viene ridistribuita, può essere modificata e utilizzata per fini diversi da quelli originari. E dunque occorre chiedersi: è opportuno mostrare la mia vita privata a 360 gradi? Quali conseguenze posso avere in seguito a un simile comportamento? Serve consapevolezza».