Il numero di persone che ne beneficia in realtà aumenta, ma di pari passo con la popolazione
BELLINZONA / BERNA - Il numero di persone che dipendono dall'aiuto sociale in Svizzera continua ad aumentare (nel 2015 +3600 su base annua, a 265'626), ma lo fa di pari passo con la popolazione. La quota di beneficiari è pertanto stabile dal 2013 (3,2%), indica oggi l'Ufficio federale di statistica (UST).
Non emergono grosse differenze a livello di cantoni, precisano gli autori dell'inchiesta. Quelli più urbanizzati continuano ad avere quote di aiuto superiori alla media nazionale, mentre quelli prettamente rurali rimangono al di sotto.
Rispetto al 2014, la percentuale di assistiti è cresciuta in nove cantoni: Grigioni, Neuchâtel, Ginevra, Basilea Campagna, Giura, Sciaffusa, Argovia, Vallese e Turgovia. È rimasta stabile in altri otto, fra i quali il Ticino, mentre è diminuita ad Appenzello Esterno, Berna, Friburgo, Glarona, Obvaldo, Svitto, Soletta, Uri e Vaud.
I maggiori beneficiari continuano ad essere i bambini, i giovani sotto i 18 anni, i divorziati e gli stranieri. Mentre dal 2009 la quota di aiuto sociale dei minorenni è cresciuta dal 4,9 al 5,2%, nello stesso arco di tempo "il rischio di ricorrere all'aiuto sociale" da parte degli stranieri è aumentato di 0,1 punti percentuali, portandosi nel 2015 al 6,2%, scrive l'UST. Particolarmente aiutati sono anche i divorziati: il 5,6% di loro faceva capo a questo tipo di sostegno lo scorso anno.
Il 4,1% delle economie domestiche era destinataria di aiuti (148'000). Quasi la metà era costituita da persone che vivevano sole.
L'aiuto sociale è stato più spesso erogato a famiglie con minorenni (5,0%) rispetto alle altre (3,9%). La quota più bassa è stata infine riscontrata nelle famiglie costituite da adulti sposati (1,8%), mentre è stata particolarmente elevata (22,1%) fra le famiglie monoparentali.