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CANTONEAncora casi di dumping, proposti tre nuovi CNL

16.12.16 - 13:42
Indagini hanno rilevato irregolarità nel settore degli impiegati di commercio, nelle agenzie di collocamento e prestito di personale, e nelle altre attività ausiliarie dei servizi finanziari
tipress
Ancora casi di dumping, proposti tre nuovi CNL
Indagini hanno rilevato irregolarità nel settore degli impiegati di commercio, nelle agenzie di collocamento e prestito di personale, e nelle altre attività ausiliarie dei servizi finanziari

BELLINZONA - Da controlli dell'ispettorato del lavoro sono emersi casi di dumping salariale nel settore degli impiegati di commercio, nelle agenzie di collocamento e prestito di personale, e nelle altre attività ausiliarie dei servizi finanziari. Ma anche nelle attività di pubblicità e ricerche di mercato. 

È per questo motivo che la Commissione Tripartita ha deciso di proporre al Consiglio di Stato (CdS) l’adozione di nuovi contratti normali di lavoro, con salario minimo vincolante di 19,65 franchi all’ora, per gli impiegati di commercio nelle agenzie di collocamento e prestito di personale e per gli impiegati di commercio nelle altre attività ausiliarie dei servizi finanziari. Le due inchieste hanno, infatti, fatto emergere una situazione di dumping salariale.

Nel settore dell'attività di pubblicità e ricerche di mercato, la CT ha deciso di invitare il CdS a voler adottare un CNL con i seguenti salari minimi vincolanti: 19,65 franchi all’ora per gli impiegati di commercio, 19,65 franchi all’ora per il personale qualificato, 17,30 franchi all’ora per il personale non qualificato.

Tutto questo è emerso nella seduta odierna della CT, durante la quale è stata decisa la pianificazione delle inchieste del mercato del lavoro per il 2017, i suddetti tre nuovi contratti normali di lavoro (CNL), ed è stato affrontato il tema del potenziamento dei controlli legato al controprogetto all’iniziativa “Basta con il dumping salariale in Ticino!”.

Inchieste del mercato del lavoro
Oltre a un aggiornamento in merito alle inchieste del mercato del lavoro eseguite nel 2016, la CT ha discusso e stabilito la pianificazione delle inchieste per il 2017. Il prossimo anno si prevede di eseguire delle inchieste nei seguenti settori:
- settori con CNL in scadenza: informatici, aziende di prestito di personale, centri fitness, estetiste, vendita al dettaglio (negozi con meno di dieci dipendenti), impiegati di commercio nelle fiduciarie;
- settori scelti dalla CT: lavanderie e pulitura a secco, attività dei servizi di informazione (aziende non firmatarie), altri servizi di supporto alle imprese, personale ausiliario in studi medici generici, specialistici e medico-dentistici;
- settori sotto stretta osservazione definiti dalla SECO/CT federale: ristorazione non sottoposta al CCL, aziende di sorveglianza non sottoposte al CCL, imprese di pulizia non sottoposte al CCL.

Oltre ai controlli eseguiti nell’ambito della pianificazione delle inchieste, l’Ufficio dell’ispettorato del lavoro (UIL) procederà a dei controlli a campione nei settori in cui sono in vigore gli altri CNL ed eventuali altri controlli sulla base di puntuali segnalazioni.

Adeguamento salariale CNL
Per quanto riguarda i CNL, la CT ha altresì deciso di invitare il CdS a voler mantenere invariati gli stipendi dei CNL ex-art. 360a CO in vigore nel 2016 anche per il 2017, malgrado l’indice negativo.

Controprogetto all’iniziativa “Basta con il dumping salariale in Ticino!”
Nell’ambito della concretizzazione del controprogetto all’iniziativa popolare “Basta con il dumping salariale in Ticino!”, la CT ha formulato una prima richiesta di potenziamento sulla base delle effettive esigenze di controllo del mercato del lavoro previste dal 2017.

Contemporaneamente, la CT ha preso atto dei lavori dell'autorità cantonale nel coinvolgimento delle Commissioni paritetiche dei settori coperti da contratti collettivi di lavoro di forza obbligatoria (CCL-DFO). Queste ultime hanno già confermato l’intenzione di volere beneficiare del finanziamento del Cantone per l’aumento delle loro unità ispettive.

Attraverso questa proposta al Consiglio di Stato, la CT intende dare tempestivamente seguito alla volontà popolare espressa nell’ambito della votazione dello scorso 25 settembre 2016. La situazione del mercato del lavoro è costantemente monitorata dalla CT, secondo quanto previsto dal suo mandato, in modo da adeguare le risorse alle esigenze.

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