Cerca e trova immobili

BALERNAMaltrattamenti alla Casa anziani, ancora tante domande in sospeso

12.12.16 - 19:10
Il deputato in Gran Consiglio Matteo Pronzini (MpS) presenta al Consiglio di Stato una interrogazione di 29 domande per far luce su un caso ancora senza risposte
Foto Tipress
Maltrattamenti alla Casa anziani, ancora tante domande in sospeso
Il deputato in Gran Consiglio Matteo Pronzini (MpS) presenta al Consiglio di Stato una interrogazione di 29 domande per far luce su un caso ancora senza risposte

BALERNA - Il caso di maltrattamenti nei confronti degli ospiti della casa per anziani di Balerna ha fatto scorrere fiumi di inchiostro, e portato alla ribalta le condizioni di vita nelle strutture concepite per tutti coloro che hanno raggiunto l'ultima fase del cammino della vita.

Su questo caso Matteo Pronzini, deputato del Movimento per il socialismo, chiede ulteriori chiarimenti su una vicenda che vede ancora molte domande lasciate senza risposta e molte ombre su cui fare luce. A cominciare dall'operato delle autorità locali e cantonali che, secondo l'Mps, avrebbero dimostrato incompetenza nel loro ruolo di sorveglianza e d'intervento.

In una interrogazione di ben 29 domande e diverse decine di pagine di documenti allegati, il rappresentante in Parlamento dell'Mps chiede informazioni circa gli esiti dell'inchiesta delle autorità cantonali e comunali.

L'apertura del caso a livello comunale risale al marzo del 2011, quando il Municipio apre un'inchiesta nei confronti di una ex dipendente, che si dimette. L'inchiesta viene chiusa e la segnalazione al Ministero pubblico avviene soltanto 500 giorni dopo soltanto, ossia alla denuncia da parte della famiglia di una delle 12 vittime, sette delle quali nel frattempo decedute. L'atto di accusa risale a 18 mesi fa. Da allora si attende il processo di un caso che vede tre indagati per vie di fatto, ma non sospesi e ancora impiegati nell'istituto, e della loro collega, l'ex dipendente licenziatasi dopo l'apertura dell'inchiesta nei suoi confronti. Sarebbe stata lei, inoltre, a puntare il dito contro i suoi tre ex colleghi.

Come riferisce la Rsi, che riporta quanto spiegato da Pronzini durante la conferenza stampa di oggi, la parte del personale che aveva osato segnalare un ambiente di lavoro negativo sarebbe stata «liquidata».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE