Cerca e trova immobili

LUGANO-COMOLa fuga dei dislessici oltre confine: «Qui è meglio»

09.12.16 - 08:00
Frontalieri della scuola, ma al contrario. Le mamme: «Costrette a venire in Italia perché il sistema ticinese è penalizzante»
foto 20 minuti-tio.ch
Il centro Vela in via Bossi a Como.
Il centro Vela in via Bossi a Como.
La fuga dei dislessici oltre confine: «Qui è meglio»
Frontalieri della scuola, ma al contrario. Le mamme: «Costrette a venire in Italia perché il sistema ticinese è penalizzante»

COMO - Il figlio di Mara, 11 anni, lunedì è rimasto a casa da scuola. "Colpa" del referendum italiano. Lo stesso vale per il 25 aprile, la festa della Repubblica, e le altre feste d'oltre confine. Anche se è svizzero, e vive a Lugano. Ogni mattina, zaino in spalla, attraversa la dogana per recarsi a lezione. Il motivo? «A mio figlio è stata diagnosticata una forma di dislessia» spiega Mara. «Mi sono informata, e ho fatto quello che fanno tanti genitori ticinesi nella mia stessa situazione».

«Richieste dalla Svizzera in aumento» - Sono decine gli scolari residenti in Ticino che frequentano le scuole medie nei comuni italiani di frontiera. Campione, Como, Ponte Tresa e Valsolda le più gettonate. In tutto, negli ultimi due anni ne sono passati oltre 180 solo dal Centro Vela di Como, specializzato in diagnosi e riabilitazione dei disturbi dell'apprendimento. «Abbiamo avuto un vero boom di utenti dalla Svizzera» conferma la direttrice Verena Bassani.

L'incontro - Nella sede della struttura, tio.ch-20 minuti ha avuto un incontro con quattro genitori di bambini dislessici e con sindrome di Down. Sono tutti ticinesi. «Abbiamo deciso di iscrivere i nostri figli nelle scuole italiane, avremmo volentieri evitato ma non c'era altra scelta» raccontano: «La verità è che qui abbiamo trovato un servizio migliore rispetto alle scuole del nostro Cantone». In Italia infatti «il sistema scolastico prevede l'integrazione totale degli studenti con problemi di apprendimento, i quali seguendo percorsi di riabilitazione a margine delle lezioni, riescono a ottenere la stessa istruzione dei loro compagni» spiega Bassani. 

Sistemi diversi - In Ticino non funziona così. E il problema non è nuovo: a novembre, al riguardo è stata presentata in Gran consiglio un'interrogazione inter-partitica firmata da 23 parlamentari, che definisce «discriminante» il sistema scolastico ticinese, che separa le scuole "normali" da quelle "speciali" dove vengono relegati i bambini con handicap. «Di fatto, è una forma di segregazione. Che ha pesanti conseguenze formative in quanto i ragazzi con disabilità ricevono una formazione di serie B» spiega la dottoressa Antonella Veronesi, fondatrice dell’associazione Down Universe e mamma di Nathan, un bambino Down. «Da quanto l’ho iscritto alla scuola elementare di Campione - racconta - mio figlio ha fatto enormi progressi. Lì studia tutte le materie, riceve la stessa formazione degli altri studenti. Se la cava bene».

La cassa malati latita - E il merito è (anche) degli operatori del Centro Vela: 18 tra neuropsichiatri, logopedisti, esperti di psicomotricità che assistono i bambini nella riabilitazione. Il servizio però «purtroppo non è coperto dalle casse malati» protestano i genitori. Che, oltre a farsi la strada, devono pagare. «Ma per i nostri figli - spiegano - questo e altro».  

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

sedelin 7 anni fa su tio
la precisazione di berger (vedi articolo) é limpida e chiara, nonché veritiera. i docenti non hanno facoltà di diagnosticare la dislessia, che compete a un medico ,ma hanno il dovere di segnalare le difficoltà a uno specialista che é sicuramente in grado di stabilire le cause di tali difficoltà. il resto é polemica.

pillola rossa 7 anni fa su tio
È vero che in Ticino i docenti non sono sufficientemente formati per riconoscere i casi di dislessia. Spesso tocca ai genitori richiedere esami supplementari ai medici e una volta evidenziata la dislessia devono spiegare ai docenti di che cosa si tratta. Gli esami cantonali sono poi possibili solo dalle medie, per cui un bambino alle elementari deve subirsi incomprensione e disprezzo. Una volta alle medie poi il carattere è già ampiamente formato e diventa difficile convincerli delle loro potenzialità. Consiglio a tutti gli interessati la visione del film "Stelle sulla Terra". Si sta svolgendo uno studio a livello svizzero con i bambini dislessici dai 7 ai 14 anni. So che il Ticino è ancora poco presente in questo studio per cui se vi sta a cuore il futuro dei bambini dislessici in Ticino potete inviare una mail (in italiano) al seguente indirizzo (vi saranno date tutte le indicazioni): projektkinderfoerdern @ unifr.ch Non tutti i bambini sono dislessici allo stesso modo. I bambini con difficoltà nei calcoli sono nettamente svantaggiati rispetto a quelli con difficoltà nelle lingue. A tutti i genitori di bambini dislessici forza e coraggio. I vostri figli hanno bisogno del vostro appoggio incondizionato!

Mauz 7 anni fa su tio
il solito articolo pieno di inesattezze ....Chi parla dovrebbe "almeno" essere informato sul "tutto"..... ma spesso non è così è ci si lascia andare a commenti di pietà e perbenismo che nulla centrano con il discorso dell'educazione speciale e del bambino con bisogni speciali! parlare di riabilitazione è pericoloso e fuorviante. un bambino che la sindrome di Down resterà con la sindrome di down per tutta la sua vita e potrà (a seconda delle sue difficoltà) imparare di più o di meno.... Spesso si ignora (per vergogna, pietà, ...) i veri bisogni e le vere possibili potenzialità del bambino, ignorando però le difficoltà, magari anche a livello comportamentale, che spesso accompagnano questi bambini. Il frontalierato scolastico è un dato di fatto ma NON è solo verso l'Italia. Ci sono state anche famiglie con bambini disabili particolarmente "difficili" che sono venute in Ticino, perché in Italia i loro bambini, che non riuscivano a restare nella classe perché "disturbavano" o non riuscivano ad essere seguiti, venivano riportati a casa ... Con la conseguenza che trascorrevano più tempo a casa che a scuola.... Il disturbo del comportamento, spesso presente, va affrontato, non si può far finta di nulla come se non esistesse. Riflettiamo!

anouk87 7 anni fa su tio
Che situazione, in ogni caso mi sembra strano che in Ticino, per un problema di dislessia, si vada collocati nella classe di scuola speciale...mi chiedo se nel caso specifico, ci siano anche altri disturbi, che magari il genitore non vuole affrontare/accettare.

Bacaude 7 anni fa su tio
E' un discorso davvero complesso. E' toccante la testimonianza nell'articolo però, è anche vero che sono diversi i genitori che, piuttosto che ammettere (e non c'è nessun giudizio in questo), che il proprio figlio è svogliato e poco attento, vai a sapere perchè preferiscono pensare sia dislessico. In Italia poi ultimamente è una vera e propria mania, mentre in Ticino gli esperti non rilasciano così facilmente diagnosi di dislessia. Problemi di altra natura richiederebbero approfondimenti diversi, i ragazzi dislessici però sono integrati benissimo nella scuola ticinese e non vengono per niente emarginati. Nelle scuole italiane non affrontano percorsi differenziati perchè non hanno le risorse economiche per poterlo fare. Un percorso differenziato che permette di arrivare agli stessi risultati con una modalità diversa è una scelta dedicate e ponderata, o no? Forse bisognerebbe lasciarlo stabilire a degli esperti invece di metterci il naso come genitori senza nozioni. Infine accostare la dislessia a "difficoltà" di altra natura...

spank77 7 anni fa su tio
Un dislessico può essere anche un genio: Einstein ne era uno. E molti altri ancora, anche scrittori famosisi ! Se in Ticino mandano davvero dei bambini alla scuola speciale solo perchè dislessici allora possiamo dire che il grado di civiltà delle istituzioni Ticinesi tende al ribasso. La dislessia non è mica un handicap in quanto le facoltà intellettive sono nella norma e magari superiori.

navy 7 anni fa su tio
A forza di guardare al mondo INTERO si dimentica di pulire il proprio giardino e addirittura il proprio zerbino. Tocchiamo con mano, ogni giorno, malfunzionamenti sempre più eclatanti. Non mi addentro più di tanto in questa tematica in quanto ne so niente. La mia filosofia che si basa su una semplicissima questione di responsabilità mi fa pensare ed agire che, prima di guardare se gli altri hanno m....a sulle loro scarpe è meglio guardare le proprie e fare il necessario. Troppi aiuti e preoccupazioni a rifugiati, immigrati, deportati, sfigati di mezzo mondo e sempre più precarietà per chi, ogni mattina, cerca di andare avanti.............. Non è populismo! E' pragmatismo che, i ben pensanti e colti di questo mondo, hanno sdoganato con malizia ed ipocrisia per populismo. Questo tanto per, LORO, guardare altrove........

Fran 7 anni fa su tio
Risposta a navy
Concordo, sottoscrivo ogni parola.

Benji78 7 anni fa su tio
Risposta a navy
Io invece non sono d'accordo. Non capisco perché c'è sempre bisogno di dare la colpa agli altri per i propri fallimenti. Queste situazioni hanno radici ben precedenti l'arrivo dei migranti o l'aumento dei frontalieri o qualsivoglia motivo extracantonale. Non è mancanza di risorse ma di volontà da parte di chi gestisce scuola e socialità. Prendiamocela con noi stessi visto che, come sembra, funziona meglio in Italia che da noi anche se hanno molte meno risorse. Ebbene si, secondo me il tuo è populismo.

limortaccituoi 7 anni fa su tio
Risposta a navy
Adesso cosa centrano i profughi con i bambini dislessici? Se si vuole trovare un vero colpevole delle impoverimento delle nostra scuole pubbliche bisogna render conto a quei politici che ogni hanno aumentano il budget all'esercito e ai contadini, sottraendolo all'istruzione e alla cultura. Ma pensa te...i rifugiati. Vergogna.

navy 7 anni fa su tio
Risposta a limortaccituoi
Te la faccio un tantino più semplice per mettermi al tuo livello mentale. Anziché preoccuparci tanto per gli altri, guardiamo di aiutare e dare supporto a questi ragazzi dislessici della porta accanto.

limortaccituoi 7 anni fa su tio
Risposta a navy
"Gli altri" sono quelli che diventeranno cittadini svizzeri un domani. Se i figli di queste persone riusciranno a integrarsi nel sistema tutta la nazione ne trarrà beneficio. Se invece si escluderanno rinchiudendoli in povertà e ignoranza il paese non si svilupperà. È un discorso di lungimiranza, non di tifo da stadio.

navy 7 anni fa su tio
Risposta a limortaccituoi
Ah, ma allora vuoi parlare dell'integrazione! E chi ha mai parlato che non debbano essere integrati?!?! Io parlo di priorità non di esclusione a prescindere. Per quanto è di commenti a modi stadio e tifoseria varia, concedimi Limortaccituoi, ma il MAESTRO sei tu!

F.Netri 7 anni fa su tio
Risposta a limortaccituoi
......"Gli altri" sono quelli che diventeranno cittadini svizzeri un domani....... E il disegno dei social-comunisti, consiste proprio nel riuscire ad accaparrarsi il loro voto, vero? Altrimenti non si spiegherebbe tutta questa enfasi, quasi patologica, nel volerne accogliere sempre di più e a qualunque costo.

matteo2006 7 anni fa su tio
Risposta a limortaccituoi
Ai cittadini Svizzeri ci pensiamo più tardi ora occupiamoci di "farne" altri.

limortaccituoi 7 anni fa su tio
Risposta a F.Netri
Io non voglio che arrivi proprio nessuno. Ma visto che non sono spinto dall'ideologia ma dal realismo, mi rendo conto che questo flusso migratorio è inarrestabile. Solo un fanatico con le fette di salame sugli occhi può pensare il contrario. Detto questo, sono sicuro che al paese gioverebbe integrare questi futuri cittadini piuttosto che segregarli avendoli un giorno contro. Ti conviene non esagerare con le tue posizioni estremiste, quando cambierà il vento quelli come te saranno i primi a rischiare di finire appesi. Saluti ;D

F.Netri 7 anni fa su tio
Risposta a limortaccituoi
Io, a differenza tua, farò comunque tutto il possibile affinché il vento non cambi. Comunque, meglio appeso che islamizzato!

matteo2006 7 anni fa su tio
Risposta a limortaccituoi
Io rischio di finire appeso in casa mia e questa la chiami integrazione? ok non sono più a favore dell'integrazione se la mettiamo su questi toni.

limortaccituoi 7 anni fa su tio
Risposta a matteo2006
Cerca di comportarti da buon cristiano allora ;)

matteo2006 7 anni fa su tio
Risposta a limortaccituoi
e se ti dicessi che non sono cristiano? l'unica cosa che faccio con le religioni è cercare di conoscerle, un interesse generale ma sicuramente non sono un praticamente. Va bene finirò appeso, amen. ;-)

limortaccituoi 7 anni fa su tio
Risposta a F.Netri
Il vento è già cambiato. La storia insegna che tutti quelli che si sono messi contro il progresso ne sono usciti male. Fai le tue scelte.

F.Netri 7 anni fa su tio
Risposta a limortaccituoi
D'accordo essere ideologi ma, definire "progresso" l'invasione di maomettani, è davvero il colmo.

limortaccituoi 7 anni fa su tio
Risposta a F.Netri
Il progresso non è bene o male. È un dato di fatto. Salam aleikum fratello mio.

F.Netri 7 anni fa su tio
Risposta a limortaccituoi
Io non sono tuo fratello.

navy 7 anni fa su tio
Risposta a Benji78
Che io dia la colpa ad altri l'hai letto solo tu! Ad ogni modo ognuno la pensi come vuole. Io non mi scosto neppure di un millimetro da quanto scritto. La responsabilità è NOSTRA e SOLO nostra. Che l'Italia, con meno risorse, funzioni meglio è tutto da dimostrare e non è certo per un'unica tematica che, vado a rivedere i miei giudizi su l'Italia. Ma questo è tutt'altra musica e non voglio neppure spendere più di tanto a parlarne......

michel_del_tetto 7 anni fa su tio
Risposta a Benji78
concordo al cento per cento. Grazie al populismo ormai tutto ricade sui rifugiati e, immigrati.

limortaccituoi 7 anni fa su tio
Risposta a Fran
Che personalità.....

bet 7 anni fa su tio
Io ho un figlio dislessico che frequenta la terza media in Svizzera (Ticino). Ha avuto sicuramente un percorso non facile ma alle medie ha trovato una brava docente di classe che insieme a una brava logopedista lo hanno aiutato, la scuola e i docenti hanno ascoltato ed agito. Ora ha il computer per scrivere e leggere e gli aiuti pratici durante le lezioni e le verifiche. Riesce ad essere indipendente e ha degli ottimi risultati!

Fran 7 anni fa su tio
Risposta a bet
Voi siete un caso fortunato. Ma non è la regola in Ticino. Quintutto dipende dal goodwill del singolo docente. Non funziona cosi, nel resto della Svizzera. Questo è un dato di fatto.

spank77 7 anni fa su tio
Risposta a Fran
Un docente che non trova una soluzione per aiutare un bambino dislessico ma con facoltà intellettive nella perfetta norma...non dovrebbe essere docente. Di soluzioni ce ne sono molte ma molte...ci sarebbero molti volontari (mamme non lavoratrici per esempio, pensionati..) che andrebbero ad aiutare nelle classi, ma come sempre ci si complica la vita...

matteo2006 7 anni fa su tio
Risposta a spank77
Concordo sul docente ma ci vogliono dei professionisti per seguire il bambino in classe non ci si può improvvisare.

tip75 7 anni fa su tio
cominciassimo a preoccuparci dei nostri problemi (e come si vede sono tanti) e la smetteremmo di pensare solo all'ue e all'africa e al resto mondo, magari si farebbe qualche passo avanti (magari)

limortaccituoi 7 anni fa su tio
Risposta a tip75
In un mondo così globalizzato questa è un'affermazione che vale zero.

Matto04 7 anni fa su tio
Risposta a tip75
alla faccia dell'italiano! Congiuntivite?

Fran 7 anni fa su tio
Ina vergogna per il Ticino!A Zh, Berna, Ginevra, Basilea, im tuttoil resto della Svizzera lasituazione è diversa. In certi cantoni all'avanguardia.In Ticino si paga fino all'esaurimento delle proprie risorse finanziarie, per ottenere cosa?Il nulla.
NOTIZIE PIÙ LETTE