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BIASCAEcco il progetto Sud-Ceneri-Nord di Biasca

03.10.16 - 18:45
Il progetto è suddiviso in tre rami principali. Il primo legato al legno, il secondo all’energia e il terzo al compostaggio
FVR / M. Franjo
Ecco il progetto Sud-Ceneri-Nord di Biasca
Il progetto è suddiviso in tre rami principali. Il primo legato al legno, il secondo all’energia e il terzo al compostaggio

BIASCA - Il Cantone Ticino con i suoi 142'000 ettari è il Cantone svizzero più boscoso, infatti oltre il 52% del territorio è ricoperto da foreste. Le principali funzioni attribuite al bosco sono la protezione degli insediamenti e delle infrastrutture (molto importante in Ticino), la salvaguardia della biodiversità, l’offerta di importanti aree di svago e l’approvvigionamento della materia prima legno, quest’ultima sempre più interessante quale vettore energetico perché locale, sostenibile ecologicamente e rinnovabile.

Per poter garantire le funzioni del bosco nel tempo, in particolare quella protettiva, è indispensabile gestire il bosco, in modo sostenibile, con dei tagli di rinnovamento. Il piano forestale cantonale (PFC) prevedeva la cura di almeno 800 ha annui. Negli scorsi anni, anche per difficoltà dello smercio del legname, il settore forestale ha curato delle superfici inferiori da quanto previsto dal PFC.

Il progetto - SCN Sud-Ceneri-Nord è un progetto ticinese, nato in Ticino (con input embrionale nato sui banchi dell’Executive MBA alla SUPSI) che si sviluppa in Ticino e che s’inserisce nel programma di attuazione della politica regionale del Cantone.

La visione che sta alla base di questo progetto è di offrire un servizio e una gamma di prodotti legati al legno ticinese che siano sostenibili economicamente, socialmente ed ecologicamente. Il nuovo centro di teleriscaldamento di Biasca produrrà infatti energia rinnovabile a chilometro zero.

SCN è un progetto nato da un gruppo di aziende attive nella gestione del territorio, ciascuna specializzata in uno o più campi d’attività della filiera bosco-legno ticinese.

I campi di attività spaziano dal classico taglio boschi, ai tagli speciali, alle opere di sostegno in legno e sasso, all’ingegneria naturalistica, al recupero di comparti degradati, alla costruzione di parchi gioco, strade e sentieri, legna da ardere, cippato per energia, paleria e legname d’opera, arredo urbano, compostaggio ecc.

L’aggregato economico di tutte le aziende coinvolte nel progetto, anche se non si può parlare di bilancio consolidato, si può riassumere in due cifre: 61 dipendenti e 12 apprendisti e 10.2 milioni di franchi di cifra d’affari.

Il progetto è suddiviso in tre rami principali. Il primo è quello legato al legno e a tutte le sue sfaccettature, il secondo all’energia con annessa rete di teleriscaldamento e il terzo al compostaggio.

Il progetto SCN si basa sull’idea di utilizzare le risorse già esistenti nelle diverse aziende, industrializzare i processi per aumentare la capacità produttiva e favorire lo scambio di know-how tra le aziende.

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