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LUGANOOCST critico: «L'allergia di Ecsa al CCL arriva da lontano»

19.09.16 - 16:33
OCST critico: «L'allergia di Ecsa al CCL arriva da lontano»

 

LUGANO - C'è parecchia preoccupazione da parte del sindacato OCST sulla recente decisione del gruppo Ecsa di disdire il Contratto Collettivo di lavoro (CCL) in vigore da 35 anni, optando invece per un semplice Regolamento aziendale. «siamo preoccupati soprattutto per il personale, il quale, a lungo termine, potrebbe subire gravi ripercussioni, se la scellerata decisione di rinunciare al CCL diventasse definitiva» fa sapere il sindacato in un comunicato stampa diramato nel pomeriggio.

«Ecsa - spiega l'OCST - sembra nascondere la testa sotto la sabbia, affermando sorprendentemente che un Regolamento aziendale garantirebbe più di un CCL pari diritti e pari trattamenti. Si tratta di affermazioni che mistificano la realtà, considerato che il CCL rappresenta l’unico strumento che regola adeguatamente i diritti e i doveri dei collaboratori e dei datori di lavoro. In realtà, negli ultimi mesi, l’allergia del Gruppo nei confronti dei Contratti Collettivi di Lavoro è aumentata, se si considera che ECSA Energy ha riferito nei diversi incontri con il sindacato, che intende opporsi con tutte le forze anche all’entrata in vigore del CCL Nazionale delle Stazioni di Servizio».

Per l'OCST «non è rinunciando ai CCL ed introducendo Regolamenti aziendali che si fronteggiano gli abusi». Per il sindacato si tratta di «decisioni, che oltre a compromettere la posizione dei lavoratori, intaccano anche le regole di un fruttuoso funzionamento dell’economia e di una leale concorrenza tra le imprese».

 

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