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Caso Rey: importanti rivelazioni da parte dei legali del medico
LUGANO - Quanto vale la reputazione di un medico, o di un'intera azienda sanitaria? È stata risarcita con 280mila franchi la paziente vittima di un errore medico alla clinica Sant'Anna di Sorengo. La notizia, assieme a una serie di inchieste pubblicate negli scorsi mesi da "il Caffè", è costata una denuncia ai giornalisti del settimanale che hanno sollevato il caso.
La clausola - A una domanda di Tio.ch/20minuti, durante una conferenza stampa indetta oggi l'ad della Sant'Anna Fulvio Pelli ha precisato che «all'interno dell'accordo raggiunto con la paziente in questione, è presente effettivamente una clausola» con cui la signora s'impegna al ritiro di ogni eventuale procedimento nei confronti del medico, ma anche della clinica e del personale. «Tale clausola tuttavia non è stata voluta dalla nostra Clinica, ma era già presente nell'accordo raggiunto tra la paziente e le assicurazioni».
«La colpa non è tutta di Rey» - In tarda mattinata i legali di Rey, Tuto Rossi e Renzo Galfetti, hanno diramato una nota rivelando che l'assicurazione della clinica Sant'Anna avrebbe in realtà contribuito all'indennizzo con la «importantissima somma» di 100mila franchi (180mila, invece, sarebbero arrivati dall'assicurazione di Rey). «Nell’accordo raggiunto, la signora indennizzata si dichiara tacitata non soltanto verso il dott. Rey, bensì anche nei confronti della clinica e di chiunque abbia avuto un ruolo nell’operazione. Questo non significa che la clinica sia colpevole, ma parimenti non significa neppure che la colpa sia del dottor Rey, il quale è vittima di un disfunzionamento del sistema, certamente non provocato da lui».
