Il direttore generale delle FFS oggi in visita a Chiasso: «La stazione ha un potenziale da sviluppare». E per il progetto sulla scuola di moda rassicura: «Troveremo una soluzione»
CHIASSO - «Questa stazione ha un potenziale, che deve però essere sviluppato con una visione concreta. Una visione concreta che vogliamo elaborare entro l'agosto 2017». Così Andreas Meyer, direttore generale FFS, che oggi ha visitato la stazione ferroviaria di Chiasso. «Per la prima volta il CEO ha raggiunto la cittadina di confine per farsi un'idea della situazione» ha aggiunto il vicesindaco Roberta Pantani Tettamanti, parlando inoltre di «un'apertura mostrata da parte delle FFS».
Il primo passo: la scuola di moda - Per preparare la stazione di Chiasso a una nuova era ferroviaria si parla dunque di investimenti per 240 milioni di franchi. Ma proprio oggi si è parlato di un altro tema molto caro alle autorità comunali: il progetto per la scuola di moda, non ancora andato in porto per questioni finanziarie. «Sono convinto che il primo passo da intraprendere sia quello per la realizzazione della scuola» ha allora assicurato Meyer, in vista di un imminente incontro a cui parteciperà anche il Cantone. «Per noi è importante che il CEO si sia fatto un'idea sulle condizioni in cui versano gli stabili pensati per la scuola». Era infatti considerata eccessivo il contributo finanziario richiesto dalle FFS.
L'era di Alptransit - Meyer ha più volte sottolineato che la stazione di Chiasso ha un potenziale che va sviluppato. D'altra parte ha però ricordato che, con l'entrata in esercizio delle gallerie di base del San Gottardo e del Ceneri, le merci non potranno più fermarsi nella cittadina di confine: ne va dell'attrattività della linea ferroviaria. E per quanto riguarda i treni internazionali? «A Chiasso ci potremo aspettare il traffico regionale. Il traffico internazionale potrà fermarsi in una o due stazioni».
Velocità ridotta nel tunnel? «Una favola» - Nell'odierno incontro con la stampa, il direttore generale delle FFS si è anche espresso sulla notizia degli scorsi giorni sulla velocità che potranno raggiungere i treni all'interno della galleria di base del San Gottardo. Una velocità che sarebbe più bassa rispetto a quella prevista inizialmente. «Si tratta di una favola. Mi hanno mostrato i risultati dei test che sono stati effettuati: il problema è sopravvalutato» ha concluso.