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BELLINZONAInfortuni nel settore della costruzione, risultati incoraggianti per il Ticino

05.09.16 - 11:12
«Grazie ad un costante impegno da parte di tutti gli attori coinvolti, la sicurezza sui cantieri ticinesi rimane su buoni livelli»
archivio TiPress
Infortuni nel settore della costruzione, risultati incoraggianti per il Ticino
«Grazie ad un costante impegno da parte di tutti gli attori coinvolti, la sicurezza sui cantieri ticinesi rimane su buoni livelli»

BELLINZONA - Secondo i dati statistici emessi recentemente dalla Suva, nel 2015 la frequenza degli infortuni professionali nel settore principale della costruzione è rimasta a livelli contenuti. La statistica posiziona il nostro Cantone, per il terzo anno consecutivo, al di sotto della media nazionale e conferma come in soli 4 anni la media degli infortuni è calata del 23% in Ticino.

La SSIC Sezione Ticino ha preso atto con particolare soddisfazione dei risultati statistici della Suva relativi all’andamento degli infortuni riscontrato nel 2015 nel settore principale della costruzione. Si è trattato di una stabilizzazione del trend positivo riscontrato dal 2011 ad oggi. Nel nostro Cantone, in soli 4 anni, si è infatti passati da 220.3 infortuni ogni 1’000 lavoratori a tempo pieno a 171.8, il ché corrisponde ad una riduzione di circa il 23%.

In termini assoluti, in Ticino nel 2011 erano stati registrati 2’103 gli incidenti sui cantieri, contro i 1’663 del 2015 (440 infortuni in meno).

«Davvero un buon risultato, ritenuto che comunque ogni infortunio è sempre di troppo, pur coscienti che il rischio zero nel nostro settore non esiste» fa sapere la SSIC.

Dopo oltre un decennio di sostanziale stabilità della frequenza degli infortuni sui cantieri, ecco che «qualcosa sembra essere cambiato nell’approccio globale alla prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali. Gli sforzi profusi in modo congiunto da tutti gli attori della costruzione (Suva, SSIC, imprese di costruzione, quadri, maestranze, direttori dei lavori, progettisti, fornitori, ecc.) hanno dato i loro frutti». ha dichiarato la SSIC.

«La sfida del futuro sarà quella di mantenere alta la guardia al fine di confermare nel tempo gli ottimi risultati conseguiti negli anni e in secondo luogo di promuovere a tutti i livelli una vera e propria cultura della sicurezza, dall’apprendista al capo cantiere, dall’impresario costruttore all’ingegnere... tutti perseguendo l’obiettivo comune di evitare per quanto possibile infortuni sul lavoro» conclude la SSIC.

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