Cerca e trova immobili

CHIASSO / CONFINEBosia Mirra: «Forse a qualcuno la solidarietà dà fastidio»

23.08.16 - 11:57
La città di Como ha affidato la gestione dei pranzi ai migranti alla Caritas. Abbiamo fatto qualche domanda alla presidente di Firdaus
TiPress
Bosia Mirra: «Forse a qualcuno la solidarietà dà fastidio»
La città di Como ha affidato la gestione dei pranzi ai migranti alla Caritas. Abbiamo fatto qualche domanda alla presidente di Firdaus

CHIASSO - I volontari ticinesi di Firdaus cedono il passo. Come anticipato dalla Regione, a partire da oggi sarà la Caritas a distribuire il pranzo ai migranti accampati presso la stazione di Como. Una decisione inaspettata che ha sorpreso Lisa Bosia Mirra, presidente dell'Associazione Firdaus, a cui abbiamo posto qualche domanda.

Firdaus si è mobilitata da subito, già nel mese di luglio, per fornire un pasto a queste persone. Che fine farà tutto il cibo raccolto ora?

«Tutto il cibo sarà destinato all'Associazione Tavolino Magico di fra Martino Dotta e alla Parrocchia di Don Giusto a Rebbio.»

Quella della città di Como è stata una decisione improvvisa. Lei personalmente come l'ha presa?

«Eravamo ospiti, lo abbiamo detto da subito. Certo non nascondiamo una certa amarezza, soprattutto pensando a ciò che verrà offerto a queste persone. Pane, acqua, cibo in scatola... Noi preparavamo cibo fresco ogni giorno.»

Ma, considerata l'emergenza, non avrebbe maggior senso avere più persone a dare una mano? Della serie "più siamo e meglio è". Lei come si spiega questa decisione?

«Evidentemente ci sono prerogative territoriali. Come ho detto noi eravamo ospiti e quindi pronti a farci da parte. Probabilmente hanno pesato anche le lamentele di alcuni residenti, infastiditi dalle nostre auto che arrivavano a scaricare il cibo. Forse la solidarietà a qualcuno dà fastidio. Ci tengo però a ringraziare tutti quelli che ci hanno dato una mano, da chi cucinava ogni giorno alle mamme che portavano i sacchetti di mele raccomandando: "queste sono per i migranti!". È stata una bella esperienza, di cui facciamo tesoro: se in futuro dovesse esserci bisogno noi siamo pronti.»

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE