L'esperto: «Per le piante la città è un ambiente estremo»
LUGANO - Quei due cedri di fronte al tunnel di Besso… non ci sono più. Le due piante sono state abbattute stanotte per questioni di sicurezza, a causa della dimensione e del loro stato di conservazione: erano potenzialmente pericolosi. In questo caso non si trattava però di verde pubblico: i due alberi si trovavano su un terreno privato. E il taglio è stato effettuato dal proprietario. Ma quello del verde privato è un ambito che per la Città non è sempre facile da gestire. «Quando una pianta rappresenta un pericolo pubblico e il proprietario non reagisce, è però possibile un intervento d’ufficio: la Città si può occupare di risolvere la situazione e invia la fattura al responsabile della pianta» afferma il vicesindaco Michele Bertini, titolare del Dicastero sicurezza e spazi urbani.
Le segnalazioni dei cittadini - Se il verde pubblico viene quotidianamente monitorato dai servizi comunali, per la Città non è invece possibile tenere sotto controllo anche quello privato. E non è nemmeno di sua competenza. «Di solito le segnalazioni arrivano dai cittadini confinanti - spiega ancora il vicesindaco - allora viene effettuata una valutazione della situazione e viene contattato il proprietario». Sta poi a quest’ultimo intervenire. La Città si muove soltanto se non c’è una reazione da parte del privato e se ci sono problemi sicurezza pubblica. «Basti pensare a una siepe troppo sporgente che rende difficoltoso il passaggio dei pedoni» ci dice allora Christian Bettosini, caposezione Verde pubblico della Città.
Dalle piante alle case abbandonate - Comunque non si parla soltanto di alberi pericolanti. Come ci racconta Bertini, le autorità comunali ricevono segnalazioni anche per terreni incolti o per case abbandonate. «Recentemente ci siamo occupati di un’abitazione che era stata distrutta dalle fiamme, perché il proprietario non si attivava per metterla in sicurezza». Ma la Città ha il suo da fare anche con cantieri fermi. E Bertini sottolinea: «Facciamo tutto il possibile per gestire il verde pubblico. Ma abbiamo una funzione di controllo, che chiaramente esercitiamo, accogliendo le segnalazioni dei cittadini».
L'ambiente urbano? È estremo - In passato non ha comunque mancato di suscitare la discussione il taglio di alberi sul territorio comunale. Bettosini ricorda, tuttavia, che «per una pianta l’ambiente urbano è uno dei più estremi». La vegetazione presente in città deve fare i conti con «l’asfalto, i gas di scarico, i danni che possono essere provocati da un’auto, l’urina dei cani, il calore riflesso». Ci sono dunque piante che sono più adatte a un’ambiente di questo tipo. «Sono le specie che favoriamo. Negli ultimi decenni sono comunque cambiati i presupposti e tra le alberature più vecchie troviamo piante che oggi non sono sempre quelle desiderate» conclude Bettosini.
Guarda la fotogallery del taglio