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LOCARNOLa nuova vita di Carla Speziali: «Non facevo una vacanza così da oltre dieci anni»

11.08.16 - 08:30
Cartoline dall’isola di Corfù per l’ex sindaco di Locarno, che sogna un Festival del film per tutti: «Ogni ticinese, almeno una volta, dovrebbe vedere una proiezione in Piazza Grande»
La nuova vita di Carla Speziali: «Non facevo una vacanza così da oltre dieci anni»
Cartoline dall’isola di Corfù per l’ex sindaco di Locarno, che sogna un Festival del film per tutti: «Ogni ticinese, almeno una volta, dovrebbe vedere una proiezione in Piazza Grande»

LOCARNO - È passato poco più di un anno da quando Carla Speziali ha lasciato Palazzo Marcacci. Da allora, per l’ex sindaco di Locarno, in carica per ben undici anni, è partita una nuova vita. Fatta di passioni da riscoprire. Come quella per il mare. «Era da almeno dieci anni che non facevo una vacanza così rilassante» racconta, reduce da una settimana a Corfù. Ed è una Carla Speziali diversa, inedita, quella che ritroviamo nelle foto scattate sulla splendida isola greca. «Mi sto riappropriando dei giusti ritmi della vita – ammette – prima avevo sempre un filo diretto con il Municipio. Non si staccava mai veramente».

Signora Speziali, prima di tutto come è andata la sua vacanza?
«Benissimo. Sono partita con una mia cara amica. Mi piace tanto la montagna. Ma il mare è un’altra cosa. Mi affascina. Sazia la mia voglia di assoluto».

Non le manca la politica?
«Io adesso penso solo a vivere pienamente il presente. Faccio l’avvocato al 100%. Mi occupo di contrattualistica. Sono specializzata in responsabilità medica. Prima, parallelamente al lavoro, avevo un sacco di impegni di rappresentanza e di riunioni. Non terminavo un incontro che già dovevo pensare al successivo».

Che consigli darebbe alla “nuova” Locarno del sindaco Scherrer?
«Io non ho mai voluto dare consigli. E non lo farò neanche stavolta. Locarno in fondo è sempre la stessa. Bellissima. E la gente continua a farmi sentire il proprio affetto».

Ora che è una semplice cittadina, ha un sogno per Locarno?
«Io ho vissuto anche anni difficili, in cui siamo stati in grado di riprenderci da una situazione finanziaria delicata. Quando penso a progetti come quello del Palacinema, che si sta concretizzando, sono orgogliosa. Porterà ulteriore internazionalità sulle rive del Verbano. Ecco, una speranza ce l’ho: che a Locarno si faccia sempre il passo secondo la gamba».

A proposito di cinema. Lei è sempre vicepresidente del Festival del film. Lo sa che molti ticinesi non hanno mai visto una pellicola in Piazza Grande?
«Sì. E lo trovo un peccato. Mi piacerebbe che tutti avessero la possibilità di farlo almeno una volta nella vita. Il nostro festival non deve essere élitario».

Intanto, però, per tanti il Festival del film continua a ridursi al semplice “andare alla Rotonda”…
«Ma non mi sembra tanto negativo. Significa che l’atmosfera del festival è in grado di stimolare l’aggregazione, l’incontro, la socializzazione. Le sembra poco?»

Parliamo di Moon and Stars. Quest’anno il cartellone è stato duramente criticato. Le grandi star non sono più interessate a venire a Locarno, come accadeva un tempo?
«È innegabile che a un certo punto arrivavano a Locarno vere e proprie star internazionali. Però non si può nascondere che per portarle in Ticino occorre fare sforzi finanziari enormi. Non è assolutamente facile».

A Locarno nel 2016 le gelaterie hanno ancora bisogno di un permesso speciale per tenere aperto oltre le 22 in estate. Le sembra normale in una città che si definisce turistica?
«Locarno deve mantenere la sua nomea turistica. Sarebbe un grosso guaio se la perdesse. Trovo che si stia andando verso un allentamento di queste limitazioni. E spero che si continui su questa strada».

Torniamo alla sua vita privata. Oltre al relax al mare, ha riassaporato altre emozioni nell’ultimo anno?
«Sì. Lo scorso inverno ho praticato molto più sci, in Ticino e a Davos. E poi ho seguito la coppa Spengler. Condivido la passione per l’hockey con mio figlio Louis. Ho anche ripreso a frequentare la Resega per seguire il Lugano, ritrovando cari amici con cui avevo condiviso in passato le emozioni dei match. Infine, ho riscoperto il grande interesse per lo yoga».

A un certo punto qualcuno ipotizzava una sua candidatura al consiglio nazionale. È sicura di avere davvero chiuso con la politica?
«Io sono una persona entusiasta. E nel mio DNA c’è la voglia di servire socialmente la gente. La politica è nel mio sangue. Penso che certe porte non si possano mai chiudere definitivamente».

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COMMENTI
 

Tristano 7 anni fa su tio
Se non ha mai fatto vacanza, è solo colpa sua. Delegare, ragazzi, delegare!
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