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CHIASSOTassa di collegamento, continua la polemica

01.08.16 - 20:00
Fabio Regazzi, consigliere nazionale PPD e presidente di AITI, nella sua allocuzione ha ribadito la sua opposizione alla tassa di collegamento giudicata «di stampo statalista e illiberale»
Foto d'archivio (Tipress)
Tassa di collegamento, continua la polemica
Fabio Regazzi, consigliere nazionale PPD e presidente di AITI, nella sua allocuzione ha ribadito la sua opposizione alla tassa di collegamento giudicata «di stampo statalista e illiberale»

CHIASSO - Nella giornata in cui si festeggia la nascita della Confederazione Svizzera, il Consigliere nazionale Fabio Regazzi, oltre ad avere ricordato l'importanza del valore dell'alleanza confederale per la difesa «della libertà e la democrazia, l'indipendenza e la pace, in uno spirito di solidarietà e di apertura al mondo», ha voluto ribadire la sua opposizione alla tassa di collegamento, entrata in vigore proprio oggi.

Regazzi, che ha tenuto la sua allocuzione a Chiasso, cittadina di un Mendrisiotto particolarmente toccato dalla problematica del traffico, ha definito la tassa di collegamento «un'imposta che chiama alla cassa lavoratori e consumatori senza contropartita».

In questa giornata di festa il presidente degli industriali ticinesi si è espresso su una tassa che ha fatto scorrere fiumi di inchiostro in queste ultime settimane. Secondo lui «l’equazione tassa di collegamento = meno traffico è sbagliata e illusoria!»

«Il lavoratore- consumatore - ha dichiarato Regazzi - pagherà la tassa ma il traffico non diminuirà, e quel che è peggio lo Stato non avrà fatto i compiti. Da un lato ci tassa chiedendoci di lasciare a casa l’auto, dall’altro non offre le necessarie alternative che ho già citato: park and ride nei pressi delle stazioni del treno, anche oltre confine, o sviluppare una rete di trasporti pubblici che soddisfi anche quelle regioni densamente popolate da imprese e lavoratori da dove oggi il trasporto pubblico è quasi del tutto assente».

Regazzi, se da un lato si dice disponibile a collaborare con le autorità per trovare soluzioni utili per risolvere la problematica del traffico, dall'altra ribadisce la sua volontà di battersi contro questa «deriva di stampo statalista e illiberale. «Per questo motivo in qualità di presidente dell’Associazione Industrie ticinesi - ha continuato il consigliere nazionale PPD - mi sono opposto alla tassa, ribadendo nel contempo la nostra disponibilità a collaborare con le autorità cantonali e a fare la nostra parte per contribuire a trovare soluzioni praticabili ed efficaci. Se invece lo scopo è – come in questo caso – solo quello di fare cassa noi non ci stiamo e ci batteremo sempre per contrastare questa e altre derive di stampo statalista e illiberale».

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COMMENTI
 

Tiger 7 anni fa su tio
Includere una simile polemica, approfittando del palco del 1 . Agosto, lo rende uguale ai sinistri ke lo usano per veicolare discorsi terzomondisti o ostili alla volontà popolare. Volontà popolare ke è stata chiaramente espressa dal Popolo Sovrano Ticinese anche riguardo la tassa di collegamento. Piaccia o no, è così! Il Regazzi può sempre prendere una tolla di pittura nera e andare nel parcheggio della sua azienda, a cancellare qualche parcheggio.

ziopecora 7 anni fa su tio
usare il podio della festa nazionale per far propaganda è quanto di più scorretto si possa pensare. Perfettamente in linea col personaggio.

ilarios 7 anni fa su tio
Infatti l'equazione non è tassa di collegamento = meno traffico ma tassa di collegamento = tasse per sistemare le strade a chi ne fa veramente uso. Il che mi sembra molto liberale.

MIM 7 anni fa su tio
Risposta a ilarios
No, Zali ha detto che sarebbero serviti per i mezzi pubblici!

bobà 7 anni fa su tio
Risposta a MIM
giusto!

roma 7 anni fa su tio
non capisco tutte queste polemiche attorno alle scelte del sovrano.

MIM 7 anni fa su tio
Risposta a roma
Scelta basata su slogan. Io, davvero, non ho capito niente: né chi paga, né a chi, né quando

bobà 7 anni fa su tio
Risposta a MIM
semplice: pagheranno i dipendenti delle grandi aziende (>50 posteggi) che si ostineranno ad andare al lavoro in auto

mambo 7 anni fa su tio
Che la tassa sia giusta o sbagliata; ma almeno alla festa della Patria .........godetevi la festa! cavoli !!!!!

sedelin 7 anni fa su tio
Risposta a mambo
giusto! ma certi nostri politici non perdono occasione per far polemica e trasmettere ai cittadini l'abitudine di polemizzare, anziché diffondere messaggi positivi.

MIM 7 anni fa su tio
E' un pasticcio unico, non serve a niente e ci sarà una marea di ricorsi. Nessuna notizia è giunta ufficialmente alla nostra azienda. Apprendisti stregoni allo sbaraglio, solo confusione, mai vista una cosa del genere.

elvetico 7 anni fa su tio
Io ritengo che il signor Regazzi abbia pienamente ragione: questa scellerata tassa di collegamento-furto-LEGAlizzato oltre che di stampo statalista e illiberale è anche talebana: una tassa iniqua, che va soppressa.

vulpus 7 anni fa su tio
Regazzi non ha fatto altro che ribadire quanto di "positivo" ci sia per i ticinesi, da questa misura, venduta come una misura antiinquinamento, ma concepita come misura ant ifrontalierato e anti italiani, e questo basta per squalificarla in partenza. Purtroppo i ticinesi si sono fatti abbindolare dalle promesse,e ora ne pagheranno le conseguenza della scelta, proprio quella cittadinanza che si voleva "difendere"!!

sedelin 7 anni fa su tio
è veramente vergognoso che un politico si metta a fare polemiche su un tema già discusso e ACCETTATO IN VOTAZIONE POPOLARE durante il discorso per la festa della patria! questo individuo accecato dal rancore e dall'ignoranza dovrebbe prendere esempio dal discorso di carla del ponte, lei sì che ha saputo onorare la patria come una vera signora!

Meno 7 anni fa su tio
Risposta a sedelin
Non è l'unico e non sarà l'ultimo. Detto questo è una boiata assurda questa tassa.
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