Fine di un idillio? Il sindaco Alain Scherrer: «Sono tutte bugie»
LOCARNO - Moon And Stars, quo vadis? Domenica sera a Locarno calerà il sipario con gli ultimi concerti, quello dei 77 Bomby Street, i Pegasus e Patent Ochsner. Quale sarà il futuro per la manifestazione pop-rock più seguita dell'estate ticinese? Domanda lecita. Sembrerebbe, infatti, che tra la Città e la Abc-Production, la società che ha creato Moon And Stars, non corra proprio buon sangue. Secondo alcune fonti informate, ci sarebbe insoddisfazione da entrambe le parti. Ad iniziare dal sindaco Alain Scherrer, il quale si sarebbe lasciato andare di recente a giudizi poco lusinghieri sul programma artistico dell'edizione del 2016. Pensieri espressi a voce alta. Troppo alta, e a Locarno i muri sono sottili, tanto che le considerazioni del sindaco sarebbero arrivate alle orecchie dei dirigenti della manifestazione. Anzi, ci sarebbe di più, sembrerebbe proprio che Alain Scherrer nelle scorse settimane abbia avuto modo di incontrare vari promotor locali per valutare una nuova gestione di Moon And Star.
Signor sindaco, ci risulta da fonti sicure che Lei avrebbe incontrato alcuni organizzatori locali per valutare in che modo potere dare un nuovo futuro al festival locarnese.
«È assurdo. Non saprei nemmeno a chi rivolgermi. Per portare a Locarno grandi nomi bisogna avere agganci internazionali. I miei rapporti con Ringier sono ottimi. Lo posso dire tranquillamente. D'altra parte noi con loro abbiamo un contratto che vale ancora almeno per un paio d'anni».
Eppure c'è chi sostiene che Lei avrebbe espresso giudizi pesanti sul programma di quest'anno. Insomma non Le è piaciuto?
«Per me quelli di quest'anno sono grandi artisti. I miei gusti personali non contano. Sono stati portati a Locarno ancora una volta cantanti in grado di attirare la massa. È vero che forse rispetto agli anni d'oro oggi è più difficile portare in Ticino le grandi star internazionali. È anche giusto restare con i piedi per terra. Sono tremendamente infastidito da queste voci che circolano da un paio di settimane. Sono completamente false».
Potendo esprimere un desiderio, personalmente cosa farebbe per fare crescere Moon And Stars?
«Mi piacerebbe che la rassegna coinvolgesse tutta la città, non solo Piazza Grande. Sul modello del festival di Montreux, dove ci sono diversi concerti, anche minori, in ogni angolo. Locarno, in questo senso, potrebbe vivere veramente da "città della musica" per una decina di giorni. Per arrivare a questo ci vuole tempo. E comunque ne stiamo già parlando con i vertici di Moon and Stars. C'è sintonia».
In redazione è arrivata anche un'altra segnalazione: Lei, essendo in parte proprietario del Ristorante Portico in Piazza Grande, di recente non avrebbe fatto pagare a vari clienti il biglietto d'entrata di Moon and Stars. Clienti che dunque avrebbero assistito al concerto gratuitamente, cenando ai suoi tavoli. Come risponde a queste accuse?
«Sono falsissime. Non ho mai fatto cose del genere. Si tratta di cattiverie belle e buone. Tra l'altro io mi sto impegnando in prima persona proprio per evitare abusi del genere in Piazza Grande».