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CANTONEAET: «Azienda preziosa e da difendere»

12.07.16 - 09:26
AET: «Azienda preziosa e da difendere»

LUGANO - L'associazione per la difesa del servizio pubblico si è chinata sugli ultimi avvenimenti riguardanti l'AET (la modifica della legge sulla sorveglianza) e il bilancio di attività 2015.

«No alla trasformazione di AET in SA» - L'Associazione ha preso atto della recente decisione del Gran Consiglio con la quale «si sono soppresse quasi tutte le competenze del legislativo riguardanti l'attività di AET». In particolare:
- è stato soppresso il compito di approvazione del rapporto di gestione (articolo 5 della versione precedente);
- nessuna sostanziale competenza è rimasta nemmeno per quanto riguarda le strategie e l'attività futura;
- si sono perfino limitate le facoltà della commissione del controllo del mandato pubblico, una commissione istituita negli anni 2000, ossia ai tempi in cui AET era stata sottoposta a molte critiche in seguito a una gestione che si era discosta da un concetto di servizio pubblico. Una commissione che aveva svolto e sicuramente avrebbe potuto continuare a svolgere un ruolo importante.

Per l'Associazione per la difesa del servizio pubblico il nuovo volto di AET è «in manifesto contrasto con i principi di un vero servizio pubblico» ed esprime viva preoccupazione per l'eventuale proposta tendente a trasformare AET in società anonima. L'Associazione dichiara già sin d'ora che si opporrà con ogni mezzo a tale eventualità.

L'Associazione per la difesa del servizio pubblico ha pure preso atto del rapporto di gestione e dei conti per l'anno 2015, ed in particolare del fatto che questi ultimi chiudono con una perdita di 46 milioni di franchi. Secondo l'Associazione ciò è conseguenza di errori del passato, come l'acquisto della centrale a carbone di Lünen e la diminuzione del prezzo di mercato dell'energia, dovuto a «incomprensibili massicci sussidi all'energia eolica e fotovoltaica versati ai produttori». Ed infine «da una scelta dell'Unione europea di non introdurre una tassa adeguata sul C02, ciò che permette alle vecchie e inquinanti centrali a carbone totalmente ammortizzate di offrire energia miglior mercato rispetto all'energia di origine idro-elettrica».

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