Cerca e trova immobili

CHIASSOEra rannicchiato in una valigia, abbandonata sul treno

05.07.16 - 16:05
L'operazione di controllo delle Guardie di Confine è riuscita grazie ad una segnalazione. Per l'eritreo scovato l'espulsione è stata immediata perché non ha chiesto asilo in Svizzera
Era rannicchiato in una valigia, abbandonata sul treno
L'operazione di controllo delle Guardie di Confine è riuscita grazie ad una segnalazione. Per l'eritreo scovato l'espulsione è stata immediata perché non ha chiesto asilo in Svizzera

CHIASSO - Ha destato un certo stupore il caso del giovane eritreo scovato dalle guardie di frontiera lunedì sera, 4 luglio 2016, attorno alle 20.30, alla stazione ferroviaria internazionale di Chiasso. 

Video pubblicato dal Giornale, accertamenti da parte delle Guardie di Confine - La notizia, alquanto singolare, è trapelata dal quotidiano italiano «Il Giornale» che, nella sua edizione online, «ilgiornale.it», ha pubblicato addirittura il video ripreso dalle guardie di confine elvetiche. Una registrazione che serve a titolo cautelativo, qualora - spiegano dall'ufficio stampa - il migrante dovesse denunciare le autorità per maltrattamenti o procedure irregolari. Come questa documentazione possa essere stata messa a disposizione del quotidiano italiano, è ora oggetto di accertamenti da parte delle guardie di confine. 

Segnalazione arrivata al CCDP - Il controllo dei doganieri è stato effettuato grazie ad un'indicazione giunta dal Centro di Cooperazione di Polizia Doganale (CCDP). Si può presumere che il CCDP abbia ricevuto una chiamata da un privato cittadino che informava della presenza di un bagaglio sospetto all'interno di una carrozza del convoglio. Il trolley era infatti stato abbandonato. Il fatto smentisce quindi le prime informazioni di stampa che parlavano di un connazionale che stava trascinando la valigia all'interno della quale si era rannicchiato il ventenne.

Il 20enne non ha chiesto asilo politico - Un'informazione che ha permesso ai doganieri di andare a colpo sicuro e di bloccare il viaggio del 20enne eritreo che, una volta fermato, è stato espulso, con effetto immediato, dal territorio della Confederazione. Infatti, come ci viene confermato da uno dei portavoce delle guardie di confine, il cittadino eritreo 20enne «è stato riammesso nella stessa giornata in Italia poiché non ha chiesto asilo in Svizzera». 

Quello dell'eritreo in valigia non è che uno dei tanti casi di tentativo illegale di entrata o di transito nel territorio della Confederazione.

1.044 soggiorni illegali - Dal 27 giugno al 3 luglio il Corpo delle Guardie di confine ha fermato 1'044 persone che soggiornavano illegalmente nel cantone a sud delle Alpi. È quanto emerge dai dati provvisori pubblicati dall'Amministrazione federale delle dogane (AFD). All'inizio del mese di giugno gli arrivi illegali alla frontiera ticinese erano stati 719.

Dalle statistiche provvisorie dell'AFD risulta invece una situazione più calma nelle altre regioni di confine.

Picco più alto dal novembre del 2015 - Stando a una portavoce, in Ticino non si riscontrava un numero così elevato di migranti dall'inizio dei rilevamento settimanali nel novembre 2015. Temendo un aumento di arrivi illegali con le condizioni meteo più favorevoli, le autorità federali avevano comunque già rafforzato la presenza di guardie di confine alla frontiera ticinese.

La metà eritrei - Per quanto riguarda le 1'044 persone che soggiornavano illegalmente in Ticino durante la scorsa settimana, la metà (529) proveniva dall'Eritrea. Seguono l'Etiopia (92), la Nigeria (63) e la Somalia (43). A titolo di paragone nella prima settimana di giugno, i migranti giunti dall'Eritrea erano stati 246, quelli dalla Somalia 94 e dall'Etiopia 35.

Dalle statistiche emerge, infine, che circa la metà (504) delle persone non soddisfacevano i requisiti dell'area Schengen e dovranno essere rinviati verso l'Italia.

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE