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Artisti di grande qualità, eventi di spicco e meteo favorevole hanno contribuito alla grande riuscita della 32esima edizione della manifestazione
ASCONA – Diversi musicisti che improvvisano una brass band sul lungolago, in perfetta sintonia. Il pubblico che prima si raduna incuriosito da questo fuori programma e che poi inizia a ballare estasiato. Ecco, questa esibizione che gli artisti hanno fatto a sorpresa è l’immagine che meglio rappresenta JazzAscona 2016. La 32esima edizione è stata infatti caratterizzata da un ambiente carico di energia positiva e rilassato. E da tanto pubblico (45mila i presenti) incentivati da una meteo clemente.
La soddisfazione del presidente - Molto soddisfatto il presidente di JazzAscona, Guido Casparis: «Abbiamo fatto ulteriori passi avanti e trovato la direzione giusta per creare ad Ascona un festival interessante, dinamico e simpatico, capace di coinvolgere tutto il Ticino. Finanziariamente siamo riusciti a coprire i costi e questo non è mai scontato negli anni in cui ci sono importanti eventi calcistici. L’atmosfera è stata davvero bella e intensa». Fra gli artefici del successo di questo JazzAscona, ci sono diversi grandi nomi. Il trombonista di New Orleans Glen David Andrews è stato premiato sabato sera con lo Sweet and Spicy Award, per aver contribuito durante tutti i dieci giorni di festival a creare un’atmosfera festosa e coinvolgente.
«È stato speciale» - Altro protagonista assoluto Davell Crawford, a cui è stato assegnato l’Ascona Jazz Award 2016. Crawford è stato il mattatore insieme ad altri cinque pianisti di una suggestiva Piano Night, conclusasi con una lunga standing ovation del pubblico al Teatro del Gatto. Il direttore artistico, Nicolas Gilliet ha portato ad Ascona artisti di spicco, molti dei quali in prima europea, che hanno raccolto il consenso del pubblico: dalla Tremé Brass Band ai New Orleans Jazz Vipers, dall’hammondista Barbara Dennerlein all’energica China Moses, passando per la soul star francese Opé Smith (pubblico in visibilio per lui) e per i trombettisti della Crescent City, Shamarr Allen, John Michael Bradford e Kevin Louis. «È stato speciale» – ha dichiarato Gilliet –. «C’era un’energia unica tra musicisti e pubblico, una voglia particolare che ha fatto la differenza e che ha creato qualcosa di magico».
«Siete a casa mia» - Il pubblico ha accolto con entusiasmo pure gli Ascona specials, con un cartellone tutto italiano. Raphael Gualazzi si è esibito in un’incalzante performance di due ore, alternando assoli al pianoforte e brani con l’orchestra. «Questa sera il Jazz Club Casinò è Casa Mia e voi siete i miei invitati» ha esordito invece Simona Molinari, ammaliando il pubblico con i suoi classici del jazz e con un omaggio a Ennio Morricone. Il pubblico ha apprezzato riservandole diversi minuti d'applausi.
Nei ricordi di questa edizione resteranno sicuramente le jam sessions, che nelle serate più scatenate hanno visto musicisti e spettatori ballare pure sui tavoli del Ristorante Papa Joe’s. Uno dei momenti più toccanti è stato quando la cantante, Lillian Boutté, si è rivolta al pubblico con gli occhi lucidi, ringraziandolo per il suo contributo a far conoscere la musica di New Orleans nel mondo. Un lungo e sincero applauso è stata la risposta alla Regina di Ascona.
Lo Swiss Jazz Award 2016 è stato vinto meritatamente dal gruppo del sassofonista Patrick Bianco, con il suo tributo a Cannonball Adderley.
45mila spettatori - In totale si stimano circa 45'000 presenze sull’arco dei dieci giorni. Non si sono registrati pienoni storici, ma un afflusso sostenuto e costante, persino nell'ultima serata, quando in concomitanza si è svolta la partita Italia-Germania.
