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CANTONEIl sospetto di syndicom: «La Posta viola il CCL?»

01.07.16 - 09:30
Da un sondaggio emerge, inoltre, che l'88% dei dipendenti postali non è affatto soddisfatto del sistema salariale o lo è in parte
Il sospetto di syndicom: «La Posta viola il CCL?»
Da un sondaggio emerge, inoltre, che l'88% dei dipendenti postali non è affatto soddisfatto del sistema salariale o lo è in parte

LUGANO - Molti dipendenti postali sarebbero insoddisfatti del nuovo sistema salariale adottato in aprile dalla Posta SA. Lo rivela un sondaggio svolto da syndicom. L’esito appare piuttosto controverso, molti lavoratori non mostrano soltanto insoddisfazione, ma sarebbero stati male informati dai propri superiori e si sentono trattati ingiustamente.

Ma c'è dell'altro. Sulla base dei diversi feedback, syndicom si chiede addirittura se la Posta stia violando il Contratto Collettivo di Lavoro (CCL).

Dei partecipanti al sondaggio, più di 550 lavoratori della Posta, solo la metà ritiene di essere stata sufficientemente informata sul nuovo sistema salariale. Nel CCL, inoltre, sono definiti tre criteri in base ai quali vengono calcolate
le misure salariali individuali: la prestazione personale, la valutazione del personale e la posizione nella fascia salariale. Solo il 39 per cento sostiene che questi tre criteri di calcolo sono stati applicati in modo comprensibile.

Un partecipante del sondaggio scrive ad esempio: «Prestazione personale e valutazione del personale non svolgono purtroppo più alcun ruolo se non ci si trova al minimo o al di sotto della fascia salariale». Secondo syndicom i feedback di questo tipo sarebbero numerosi e andrebbero ad alimentare il sospetto che le misure salariali non vengano impiegate (soltanto) per misure salariali individuali, bensì per la cosiddetta igiene salariale. «Non si tratta di misure salariali vere e proprie - spiega il sindacato -, bensì della correzione di collocamenti troppo bassi. Ma questi non possono essere finanziati attraverso misure salariali individuali».

Da qui, probabilmente, l’insoddisfazione generale. «Un allarmante 88%», sottolinea il syndicom, non è affatto soddisfatto del sistema salariale oppure lo è solo in parte. «In particolare, moltissimi dipendenti più anziani collocati nella parte alta della fascia salariale ci hanno contattato lamentandosi di essere stati generalmente esclusi dagli aumenti salariali», prosegue il sindacato.

Syndicom disporrebbe inoltre di informazioni sulla base delle quali risulterebbe non solo che sono stati fatti degli errori nell’applicazione del sistema salariale, ma che, almeno in alcuni singoli settori, è stata adottata una base di calcolo sbagliata per la somma complessiva degli aumenti salariali.

Il CCL stabilisce che, per tutti i lavoratori, la base per il calcolo sia lo 0,6% (per AutoPostale lo 0,4%) della massa salariale complessiva. Tuttavia, almeno in alcuni singoli settori, sempre secondo il sindacato, sarebbe stata presa in considerazione solamente
la massa salariale complessiva di coloro che rientrano nella fascia salariale. Si riduce pertanto notevolmente la somma complessiva a disposizione per aumenti salariali individuali.

«Si tratterebbe di una palese violazione del CCL e deve essere chiarita con urgenza», precisa syndicom che contatterà ora la Posta e i responsabili dei vari settori per fare chiarezza sulla questione.

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COMMENTI
 

KilBill65 7 anni fa su tio
Sempre peggio!!...Tutte queste grandi aziende che fanno i furbetti e sotto i poveri operai a pagarne le conseguenze....Fanno bene a denunciare le situazioni, speriamo in un grande sciopero!!....

Equalizer 7 anni fa su tio
La Svizzera a causa dei suoi squali di terra sta diventano la regina dello schiavismo moderno nei paesi sviluppati. Bela roba!
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