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LUGANOLa solitudine della RSI, Pedrazzini: «In pochi a difenderla»

20.05.16 - 16:31
Svelati i due nuovi membri che sostituiranno Michele Foletti e Paolo Sanvido nel Consiglio regionale della CORSI.
foto TiPress
La solitudine della RSI, Pedrazzini: «In pochi a difenderla»
Svelati i due nuovi membri che sostituiranno Michele Foletti e Paolo Sanvido nel Consiglio regionale della CORSI.

LUGANO - Saranno la dottoressa Ruth Hungerbühler e Flavio Meroni, i due nuovi membri del Consiglio regionale della Corsi. Sostituiranno Michele Foletti e Paolo Sanvido, che avevano rassegnato le dimissioni in segno di polemica nel settembre dello scorso anno. La nomina dei due nuovi membri è stata resa nota venerdì pomeriggio nel corso dell'Assemblea generale della CORSI (Società cooperativa per la Radiotelevisione svizzera di lingua italiana), che si è svolta all’Auditorio Stelio Molo della RSI.

Durante l'Assemblea è stato approvato il Rapporto d’attività e dei conti, che al termine del 2015 hanno registrato un risultato attivo di 15'512 franchi.

Un macigno che pesa - Nel prendere la parola, il presidente della CORSI, Luigi Pedrazzini, ha definito "anni decisivi" quelli che stiamo vivendo per il futuro del Servizio Pubblico Radiotelevisivo. L'ex Consigliere di Stato ha aperto il suo discorso ricordando ancora la sonora bocciatura ticinese della proposta di revisione della legge sulla radio televisione. Una bocciatura, che a distanza di due anni pesa ancora come un macigno, tanto che la RSI ha dato mandato all'Osservatorio politico della Svizzera italiana di effettuare un sondaggio d'opinione. Ebbene, ha tenuto ha sottolineare Pedrazzini «i risultati ci dicono che il No svizzero italiano costituisce solo in minima parte un giudizio negativo sulla RSI o un’opposizione al servizio pubblico; esso è stato per lo più giustificato come rifiuto di un sistema di incasso del canone percepito come una nuova tassa iniqua».

Pedrazzini ha inoltre stigmatizzato il comportamento degli anti RSI, coloro insomma che danno «sostegno a iniziative di ridimensionamento e smantellamento del Servizio Pubblico con conseguenze (...) deleterie per la comunità Svizzera di lingua italiana».

Licenziamenti e modi - Impossibile evitare il tormentone che ha tenuto banco negli scorsi mesi, ovvero il licenziamento di diversi dipendenti RSI e le rispettive modalità di comunicazione. Licenziamenti «inevitabili per salvaguardare la solidità finanziaria dell'azienda» ha sottolineato Pedrazzini, il quale non ha potuto fare a meno di evidenziare invece «perplessità sulle modalità per applicare queste misure».

Responsabilità - Ha più volte ribadito il senso di responsabilità rivolto a tutti coloro «che vogliono il bene del Servizio Pubblico della Rsi», responsabilità che vuol dire «evitare d’incrinare il consenso, di cui il servizio pubblico ha esistenziale bisogno. (...) riconoscere alla SSR il dovere di fare scelte coraggiose, innovative anche se talvolta sembrano rimettere in discussione situazioni che godono di ampio consenso interno e esterno».

OSI, Canetta e solitudini - Ricordando il ruolo della CORSI («cerchiamo di interpretare nel modo migliore la funzione di “ponte” fra l’azienda e il suo pubblico»), difendendo l'Orchestra della Svizzera italiana («ha un valore determinante, (...) no a soluzioni che metteranno a rischio l'esistenza dell'OSI») e appoggiando in toto l'operato di Maurizio Canetta, Luigi Pedrazzini ha chiuso il suo intervento sulla "solitudine" della RSI in questo momento di difficoltà. E a ha tirato le orecchie a molti: «Poche voci della politica, dell’economia, della cultura, della società in generale si sono levate per difendere l’azienda, la sua importanza culturale, economica, sociale».

 

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COMMENTI
 

mambo 7 anni fa su tio
Vero ! Prima o poi la corda si spezza !!

mambo 7 anni fa su tio
Non sono solo quelli della RSI a usare metodi di licenziamento all " americana ! Ne ho sentiti di molti altri che hanno usato i medesimi metodi ! Ormai e" di moda !!!!!!!!

Thor61 7 anni fa su tio
Risposta a mambo
Le catene sono invisibili, ma ogni giorno sono sempre più strette, il metodo è all'americana, ma ad usarlo sono TUTTI quelli che hanno anche un minimo di "Potere" di RICATTO verso il prossimo, come moda è pessima, ci riporta indietro di decenni e se va avanti di questo passo prima o poi per rimediare scoppierà una bella rivoluzione popolare, proprio come già accaduto nel passato.

F.Netri 7 anni fa su tio
Risposta a mambo
Quando cominceremo a introdurre il metodo cinese, rimpiangeremo amaramente quello americano.

Jampi 7 anni fa su tio
Per la quarta volta rivolgo a tutti coloro che criticano la TSi la domanda : Secondo voi quale è il canale Tv in italiano meglio della TSI?

pillola rossa 7 anni fa su tio
Risposta a Jampi
Rai Storia

Thor61 7 anni fa su tio
Risposta a Jampi
Scusami, ma mi sono perso le altre 3. Forse non hai idea dell'offerta italiana al modico costo di 100€. In italia ci sono DECINE di canali meglio di TSI (Siamo obiettivi, altrimenti nessuno pagherebbe la cablecom e simili) dipende dalle preferenze e l'italia le prende tutte, poi se non bastassero e per chi vuole esistono le PayTV (E in Svizzera?), senza contare poi la manipolazione spudorata dei partiti rossi e verdi in primis, che spaziano con la LORO propaganda (Pro UE e Contro gli indigeni con il falso vogliamoci tutti bene e apriamo la strada all'islam) politica in TUTTI gli argomenti, se poi proporzioniamo i costi in base alla programmazione finiamo nel ridicolo. Se poi mi dici che tipo di programmi intendi ti chiarisco anche in merito alle varie personali preferenze. FOCUS per i documentari tanto per dirne uno, che secondo me è già meglio dei 1000 TG e Meteo trasmessi che non dicono quasi mai nulla di serio. Scendiamo dalla cattedra, purtroppo la Svizzera ogni giorno diventi simile se non peggio ai nostri vicini (TUTTI) di confine in questo e molti altri settori.

Jampi 7 anni fa su tio
Risposta a pillola rossa
Parzialmente d`accordo buon canale ma molto ripetitivo .

pillola rossa 7 anni fa su tio
Risposta a Jampi
Guardo poco e mi basta :-)

bm51 7 anni fa su tio
Meglio pagare un fornitore esterno. Per un servizio mediocre come quello SSRG è meglio eliminare il canone più caro d'Europa e metterci un sasso sopra.

MIM 7 anni fa su tio
Purtroppo non me la sento nemmeno io di difenderla. Ho reclamato moltissime volte per la mancanza totale di imparzialità nei TG. Quando si parla di UE o asilanti più che a un TG sembra di assistere a una propaganda politica unilaterale. A volte davvero giravo canale! Senza contare le notizie non date sempre per motivi politici. Chi è causa del proprio danno pianga se stesso: in questo caso il detto è azzeccatissimo. Che si ridimensionino e tornino a fare giornalismo a 360 gradi.

Thor61 7 anni fa su tio
Molti forse non si esprimono, perchè è molto difficile difendere l'indifendibile!!! La RSI è quella che ha fatto la peggior figura di palta, con i suoi metodi all'americana dei licenziamenti, ma tutta la SSRG è in discussione a partire dal costo spropositato per una CONCESSIONE e non per un reale servizio, dato che per VEDERE realmente un canale DEVO pagare terzi fornitori.

franco1951 7 anni fa su tio
Risposta a Thor61
Metodi di palta applicati ovunque e quotidianamenjte nel privato: banche, assicurazioni ecc. ecc. senza che nessuno alzi un minimo di voce, anzi la quotazione delle azioni sale. E io ne so qualcosa, per cui so di cosa parlo. Magari c'è stata una certa caduta di stile per un ente pubblico, ma da lì a distruggere tuttoi come si fa da oltre 20 anni in Ticino, ce ne vuole ... e tanto. Per vedere non bisogna pagare nessun terzo, basta dotarsi del digitale terrestre ed è gratis. Se poi scegliete via cavo e Swisscom TV chiaro che pagate. Io la nostra RSI la difendo finoa in fondo.

MIM 7 anni fa su tio
Risposta a franco1951
gratis? e la Billag che è il canone più caro che si conosca dove lo lasci?

lo spiaggiato 7 anni fa su tio
Risposta a MIM
Analizza un po perché il canone è caro... - per prima cosa perché il valore del franco e il costo della vita sono alti in confronto agli altri paesi... - la Svizzera ha tre lingue e quindi si abbisogna di 3 televisioni di lingua (e cultura differente). Cosa che non c'è negli altri paesi... - parte del canone va alle emittenti private perché in un paese piccolo come il nostro non riuscirebbero a campare senza l'aiuto statale... - mi pare che il costo/ora di trasmisione sia tra i più bassi... Con queste considerazioni mi pare normale che il canone sia caro, o no?... :-)
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