Svelati i due nuovi membri che sostituiranno Michele Foletti e Paolo Sanvido nel Consiglio regionale della CORSI.
LUGANO - Saranno la dottoressa Ruth Hungerbühler e Flavio Meroni, i due nuovi membri del Consiglio regionale della Corsi. Sostituiranno Michele Foletti e Paolo Sanvido, che avevano rassegnato le dimissioni in segno di polemica nel settembre dello scorso anno. La nomina dei due nuovi membri è stata resa nota venerdì pomeriggio nel corso dell'Assemblea generale della CORSI (Società cooperativa per la Radiotelevisione svizzera di lingua italiana), che si è svolta all’Auditorio Stelio Molo della RSI.
Durante l'Assemblea è stato approvato il Rapporto d’attività e dei conti, che al termine del 2015 hanno registrato un risultato attivo di 15'512 franchi.
Un macigno che pesa - Nel prendere la parola, il presidente della CORSI, Luigi Pedrazzini, ha definito "anni decisivi" quelli che stiamo vivendo per il futuro del Servizio Pubblico Radiotelevisivo. L'ex Consigliere di Stato ha aperto il suo discorso ricordando ancora la sonora bocciatura ticinese della proposta di revisione della legge sulla radio televisione. Una bocciatura, che a distanza di due anni pesa ancora come un macigno, tanto che la RSI ha dato mandato all'Osservatorio politico della Svizzera italiana di effettuare un sondaggio d'opinione. Ebbene, ha tenuto ha sottolineare Pedrazzini «i risultati ci dicono che il No svizzero italiano costituisce solo in minima parte un giudizio negativo sulla RSI o un’opposizione al servizio pubblico; esso è stato per lo più giustificato come rifiuto di un sistema di incasso del canone percepito come una nuova tassa iniqua».
Pedrazzini ha inoltre stigmatizzato il comportamento degli anti RSI, coloro insomma che danno «sostegno a iniziative di ridimensionamento e smantellamento del Servizio Pubblico con conseguenze (...) deleterie per la comunità Svizzera di lingua italiana».
Licenziamenti e modi - Impossibile evitare il tormentone che ha tenuto banco negli scorsi mesi, ovvero il licenziamento di diversi dipendenti RSI e le rispettive modalità di comunicazione. Licenziamenti «inevitabili per salvaguardare la solidità finanziaria dell'azienda» ha sottolineato Pedrazzini, il quale non ha potuto fare a meno di evidenziare invece «perplessità sulle modalità per applicare queste misure».
Responsabilità - Ha più volte ribadito il senso di responsabilità rivolto a tutti coloro «che vogliono il bene del Servizio Pubblico della Rsi», responsabilità che vuol dire «evitare d’incrinare il consenso, di cui il servizio pubblico ha esistenziale bisogno. (...) riconoscere alla SSR il dovere di fare scelte coraggiose, innovative anche se talvolta sembrano rimettere in discussione situazioni che godono di ampio consenso interno e esterno».
OSI, Canetta e solitudini - Ricordando il ruolo della CORSI («cerchiamo di interpretare nel modo migliore la funzione di “ponte” fra l’azienda e il suo pubblico»), difendendo l'Orchestra della Svizzera italiana («ha un valore determinante, (...) no a soluzioni che metteranno a rischio l'esistenza dell'OSI») e appoggiando in toto l'operato di Maurizio Canetta, Luigi Pedrazzini ha chiuso il suo intervento sulla "solitudine" della RSI in questo momento di difficoltà. E a ha tirato le orecchie a molti: «Poche voci della politica, dell’economia, della cultura, della società in generale si sono levate per difendere l’azienda, la sua importanza culturale, economica, sociale».