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BELLINZONAAssemblea AITI: economia, politica e cultura d'impresa

11.05.16 - 14:40
Assemblea AITI: economia, politica e cultura d'impresa

BELLINZONA - Economia, politica e cultura d’impresa. Sono girati attorno a questi tre temi i contenuti della conferenza stampa di AITI di oggi, mercoledì 11 maggio 2016, condotta dal Presidente di AITI, Fabio Regazzi e dal Direttore di AITI, Stefano Modenini, in cui si è analizzata la situazione congiunturale delle imprese, si sono avanzate proposte di rilancio economico e industriale e sono stati trattati alcuni aspetti cruciali per chi fa impresa, come la burocrazia, la nuova legge sull’innovazione economica e i concetti stessi di valore aggiunto, valore d’impresa e responsabilità sociale delle imprese.

“La situazione congiunturale per l’economia svizzera e ticinese rimane critica e instabile – ha evidenziato Regazzi – anche se sembrano esserci segnali di ripresa. A incidere in maniera negativa è stata sicuramente la decisione della BNS del 15 gennaio 2015 di abbandonare la soglia minima di cambio di 1.20 franchi per euro. Non a caso alcune industrie ticinesi stanno facendo ancora molta fatica”.

Da qui la necessità per l’economia ticinese, ha rimarcato Modenini, “di intervenire per accrescere la produttività del lavoro, aumentare il grado d’innovazione delle imprese, agganciare i nuovi trend dell’economia (industria 4.0) e migliorare la relazione tra i profili professionali richiesti dalle imprese e l’offerta del mercato del lavoro e della formazione”.

Anche la politica, ha continuato il Presidente di AITI, è chiamata a fare la sua parte, realizzando una riforma III dell’imposizione delle imprese competitiva, elevando la produttività e il grado d’innovazione delle imprese, rafforzare la formazione professionale e le competenze nelle materie tecniche e nelle lingue straniere e mantenendo frontiere aperte anche se controllate così da favorire lo scambio a livello scientifico e produttivo.

Questo perché “la stragrande maggioranza degli imprenditori – ha annotato Regazzi – sono imprenditori veri, persone cioè intraprendenti e impegnate in modo positivo nella realtà e nella società in cui operano e come tali vanno rivalutati nel loro ruolo”. Anche perché “molto viene fatto e si continua a fare sul versante della responsabilità sociale delle imprese, che non è uno slogan, ma un vero impegno per conciliare lavoro e famiglia, incrementare la presenza delle donne nel mondo del lavoro e integrare le persone più anziane nel mercato del lavoro”.

Non serve insomma “andare nella Silicon Valley per trovare valore aggiunto – ha sottolineato il Presidente di AITI – in quanto il valore aggiunto nasce anche in ogni industria (pesante, leggera, di consumo o di processi)”. Un passo avanti, ha indicato Regazzi, va invece fatto sul fronte dell’aumento di leggi, norme e burocrazia. “Sono veramente troppi 6 mesi e oltre per una licenza di costruzione o di cambio di destinazione”.

 

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