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CANTONEArtigianato 2.0, una nuova Federazione per la promozione dell’artigianato

30.04.16 - 11:27
Il settore è in particolare difficoltà in Ticino
Artigianato 2.0, una nuova Federazione per la promozione dell’artigianato
Il settore è in particolare difficoltà in Ticino

BELLINZONA - È stata costituita il 19 aprile scorso la Federazione Artigianato Svizzero (FAS), il primo ente che ha come scopo il promovimento dell’oggetto d’artigianato svizzero e che vuole operare su tutto il suolo della Confederazione creando una rete sinergica tra gli attori del settore: artigiani, associazioni di categoria e locali, negozi d’artigianato.

«Il settore - spiegano dalla sezione ticinese - particolarmente in difficoltà qui in Ticino per le scelte sbagliate degli enti che ci hanno preceduto (anche nel nostro settore il campanilismo è purtroppo radicato ed è recente la notizia della chiusura del centro artigianato di Gordola – sostenuto anche con fondi pubblici - che avrebbe potuto invece essere un buon punto di partenza per la rinascita del settore), necessita di un rinfresco d’immagine; questo bisogno, dettato soprattutto dalla base, ossia dagli artigiani produttori (le micro imprese da 1 a 10 persone) è il presupposto per far fare all’artigianato quel salto di qualità che da anni si attende. Artigianato 2.0!».

La Federazione si farà garante delle condizioni con cui l’oggetto è prodotto e verificherà di persona il rispetto di determinati presupposti base da parte dell’artigiano, questo farà sì che il produttore possa beneficiare direttamente dell’utilizzo del logo della Federazione (cosa che con il vecchio marchio a livello ticinese – e con altre associazioni - è di principio escluso); la stessa cosa potrà essere a beneficio di quei punti vendita (di privati o di associazioni) che sostengono e promuovono l’artigianato, che a quel punto sarà anche garantito dalla Federazione.

10 sono i progetti prioritari per la nuova Federazione che mirano a valorizzare una risorsa importante del nostro territorio e che vedranno coinvolti attori su diversi livelli (dalla gestione centrale della Federazione si promuoveranno aiuti e azioni concrete con il coinvolgimento degli Enti Regionali di Sviluppo, delle associazioni sparse sul territorio e degli stessi artigiani produttori).

«Nel 2012, in Ticino, si è purtroppo abrogata la legge cantonale sull’artigianato (cosa che troviamo sia stato un passo indietro e che ha tolto un’importante base legale per il sostegno di una preziosa, benchè piccola, risorsa del nostro territorio) per cui, per far fronte ai nostri progetti – a vantaggio dell’intero settore - speriamo di poter far capo agli Enti Regionali di Sviluppo delle 4 Regioni».

Perché un nuovo ente quando ne esistono già altri? «Semplicemente, in particolar modo per il Ticino, perché le aspettative degli artigiani sono state deluse e nonostante diverse propositività ci si è sempre scontrati con un muro di gomma… Per quello che riguarda il resto del territorio nazionale abbiamo verificato unicamente delle realtà locali o inter-regionali che coprono precise zone, in ogni caso abbiamo constatato la mancanza, per noi essenziale, del coinvolgimento diretto degli artigiani: le necessità dei produttori sono per noi di primaria importanza ed è l’unica strada per poter crescere insieme sia in qualità che in efficacia!».

«In Ticino, dopo l’abrogazione della legge sull’artigianato, il Cantone ha fornito sussidi pubblici diretti alla Glati che però è stata gestita in modo poco democratico e per niente trasparente, non ha soprattutto risposto alle esigenze degli artigiani, che sarebbero dovuti essere i beneficiari ultimi del decreto legge, si è voluto invece creare un mercato monopolistico a discapito della vera promozione per gli artigiani (l’informazione per la presenza all’inaugurazione AlpTransit ne è un’esempio). Purtroppo il sistema, buono nelle intenzioni ma non nella realizzazione, ha avuto pecche che non si son volute correggere ed è stato improntato sui negozi delle associazioni locali (con un ricarico del 43% sui prezzi) e sullo sviluppo di prodotti propri di bassa qualità (linea B&B ceramica a colaggio) creando addirittura una concorrenza sleale nei confronti degli artigiani».

«La Federazione Artigianato Svizzero è l’evoluzione 2.0 di questo sistema pensato per sostenere e promuovere l’artigianato, la auto-regolamentazione del settore a partire dalla base è una strada efficace per aumentare la qualità e la visibilità dell’artigianato, campo questo, dove una coordinazione centrale è più che necessaria; niente di meglio se questo è proposto e gestito direttamente da artigiani e persone competenti. Siamo naturalmente a favore, anzi lo auspichiamo, dell’adesione di tutte le associazioni e attori presenti sul territorio».

I primi risultati concreti si possono constatare nei vari mercati cittadini, dove si possono già trovare degli artigiani “certificati FAS” che mostreranno con orgoglio i loro prodotti garantiti dal logo, riconoscibili per la qualità del prodotto e le garanzie del produttore.

Per il 1.o maggio, i soci dell’Ar-Ti (prima associazione ticinese aderente alla Federazione) saranno presenti in Piazza Grande a Locarno dove allestiranno un importante angolo d’artigianato locale in occasione dello speciale mercato organizzato dall’Associazione Commercianti Ambulanti; è dunque l’occasione, per curiosi e amatori dell’artigianato, di passare a vedere cosa intendiamo per artigianato garantito e per gli artigiani che volessero aderire alla FAS ci sarà la possibilità di informarsi direttamente sul posto.

Il concetto di artigianato di qualità si afficanca ai già esistenti atelier d’artigianato/punti-vendita che si trovano sparsi sul suolo cantonale e che sono stati recentemente aggiunti al beneficio del logo FAS (la lista è consultabile ogni-tempo sul sito internet www.artigianatosvizzero.ch).

Nel corso del prossimo mese dovremo riuscire ad realizzare la prima “Boutique dell’Artigiano”, che aprirà i battenti nel Locarnese in un punto strategico della città.

«Questo vuole essere un nuovo modo di proporsi al pubblico: una scelta selezionata di prodotti, creati dalle sapienti mani di artigiani locali che ottemprano tutti i presupposti di qualità, dalla produzione al servizio post-vendita, ma non solo… con questa nuova filosofia di vendita il cliente acquista uno scorcio di vita di chi quel prodotto lo ha creato. Il cliente potrà infatti conoscere direttamente il produttore grazie alle informazioni esposte in negozio e in determinati casi potrà anche rendergli visita nel proprio atelier…», concludono.

Alla direzione del comitato della Federazione è stata nominata la sig.a Claudia Ambrosetti che viene affiancata dal sig. Roberto Barboni (già Pres. dell’ass. Artigiani del Ticino Ar-Ti). Altre informazioni sono disponibili sul nostro sito internet: www.artigianatosvizzero.ch.

 

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