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LOCARNODal Giappone arriva un pericolo "verde", «ma il Municipio lo sottovaluta»

22.04.16 - 11:05
Il gruppo PS in Consiglio Comunale chiede in un'interpellanza di intervenire per contrastare il Poligono del Giappone, una pianta che sta stravolgendo gli equilibri della flora locale
Dal Giappone arriva un pericolo "verde", «ma il Municipio lo sottovaluta»
Il gruppo PS in Consiglio Comunale chiede in un'interpellanza di intervenire per contrastare il Poligono del Giappone, una pianta che sta stravolgendo gli equilibri della flora locale

LOCARNO - Da Ponte Brolla alla Foce c'è una minaccia che sta mettendo in pericolo un'area verde diventata «un luogo privilegiato d'incontro e di svago per la popolazione e per i turisti».

Il pericolo si chiama «Poligono del Giappone» e, come si legge nell'interpellanza del Gruppo PS in Consiglio Comunale, è una specie vegetale introdotta nel 1823 dall'Estremo Oriente come pianta ornamentale e da foraggio.

Il gruppo PS chiede al Municipio di intervenire «al fine di salvaguardare la biodiversità e la qualità vegetativa della zona golenale citata». Il pericolo rilevato dai consiglieri comunali socialisti è che queste piante possano portare alla perdita di specie indigene e ad un conseguente «impoverimento della biodiversità oltre che a una difficoltà di accesso e un impatto paesaggistico infausto».

All'esecutivo viene rimproverato di sottovalutare un fenomeno che starebbe stravolgendo gli equilibri della flora locale e chiede, inoltre, di informare su questa pianta il personale impiegato nella gestione del territorio per meglio combattere la sua diffusione.

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COMMENTI
 

87 8 anni fa su tio
Prevenzione e lotta Il poligono del giappone è difficile da eliminare. Ogni pianta produce rizomi in un raggio di 7 m e fino a una profondità di 3 m. Bisogna cercare innanzitutto di non diffondere i rizomi: piccoli frammenti possono dare vita a nuovi individui. Tutte le parti della pianta devono essere incenerite, in nessun caso compostate. Sono stati ottenuti buoni risultati in impianti di compostaggio professionali, provvisti di una fase di igenizzazione. Questa procedura è particolarmente indicata per il trattamento di suoli infetti. Il trasporto e il trattamento degli scarti deve essere molto scrupoloso. A chi segnalare, a chi chiedere una consulenza? È importante segnalare i popolamenti trovati in natura al servizio cantonale della protezione della natura. Altri settori sono colpiti, a dipendenza dell’ubicazione (strade, ferrovie, acque, agricoltura ecc.). Sconsigliamo di intraprendere in solitario delle misure di lotta: rivolgetevi per favore al servizio della protezione della natura o al servizio fitosanitario cantonale. Anche la CPS (sibylla.rometsch@acw.admin.ch) raccoglie le segnalazioni e le trasmette alle persone o ai servizi competenti. I servizi citati sono a disposizione per rispondere a tutte le vostre domande. Vi raccomandiamo di compilare anche il formulario che trovate sulla pagina Internet della CPS: www.cpsskew. ch/italiano/segnalazione_piante_invasive.htm. Serve a censire le neofite invasive a livello svizzero e permette così la messa in opera di interventi coordinati.

TI.CH 8 anni fa su tio
Da un terreno vicino al mio hanno tagliato l'erba con il decespugliatore e hanno sparso pezzi dappertutto adesso quel terreno e infestato il proprietario ha fatto fare dei trattamenti a un giardiniere che ha siringato le piante adesso la situazione è migliorata ma almeno per qualche anno deve continuare a siringare le piante, è un lavoro da certosino; altrimenti non c'è altra soluzione che dissodare il terreno e vagliarlo per togliere tutte le radici e radichette, Ê UNA LOTTA CONTRO I TITANI.

xgold 8 anni fa su tio
Eliminare il poligono del giappone ecco un ottima occasione per impiegare gli asilanti, i richiedenti d'asilo, invece di lasciarli a ciondolare!! In ogni comune dovrebbero esserci una squadra, agli ordini di un operaio comunale. Si tratta poi solo di sradicare la pianta, picco e pala e via!! Anzi, dare delle qualifiche agli asilanti, che dovrebbero pesare sulla decisione di accoglienza. Si vede subito se uno lavora bene o é uno scansafatiche.

Lucauno 8 anni fa su tio
E non si potrebbe provare a mandarci delle capre che forse se le mangiano? Il Poligono del Giappone è una specie vegetale introdotta nel 1823 dall'Estremo Oriente come pianta ornamentale e da foraggio, quindi alle capre, che mangiano di tutto, potrebbero piacere. Le caprette tibetane poi sono delle ottime diserbanti.

Foxdilollo78 8 anni fa su tio
Risposta a Lucauno
Non credo che si possano portare le caprettine sulle sponde del Cassarate... magari gli vien voglia di farsi una nuotatina e le ritroveremmo tutte nel Ceresio a farsi una nuotatina ... :o))

clay 8 anni fa su tio
io ne ho avuto a che fare con questa pianta....molto difficile debellarla, ci vuole gente che sà come estinguerla, si prende tutto il territorio, basta un seme (che si trova nel gambo) e infesta il terreno circostante, con radici che si sviluppano a mò di cavi elettrici, strisciando nel sottosuolo per svariati metri, poi se si taglia in fiorire della pianta, si causano ancora più danni, infatti tagliandola si liberano i semi, che con l`aria si spostano, poi il punto è: che tagliando la pianta, si sviluppa da subito un altro bulbo nelee immediate vicinanze, e cosi via.......diventando un bosco incontrollabile

castigamatti 8 anni fa su tio
ora succede alla vegetazione....fra un po' succederà all'essere umano se non si frena un po' l'immigrazione...sveglia rossi!

Braun30 8 anni fa su tio
Ci ho messo 7 anni a estirparla totalmente da un terreni boschivo di fianco al mio giardino. È un pericolo visibile dappertutto, sul bordo della strada tra Cureglia e Carnago ormai è già alta un metro.

origins 8 anni fa su tio
E' quello che sta capitando anche alle persone, una perdita di specie indigene.

limortaccivostri 8 anni fa su tio
Risposta a origins
ahah ci mancava il commento razzista..

Factotum 8 anni fa su tio
Risposta a limortaccivostri
Dicono che la natura insegna..

francox 8 anni fa su tio
Che io sappia è una pianta che si può sradicare a mani nude, no? Operai del comune? Occupare i disoccupati? Le soluzioni ci sono, basta volerlo fare....

Foxdilollo78 8 anni fa su tio
Risposta a francox
Corretto su tutta la linea!!

pontsort 8 anni fa su tio
Risposta a francox
Si si puo sradicare a mani nude, ma si deve fare molta attenzione a non lasciare frammenti e a non sparpagliarli in giro (non farli trascinare dalla corrente) perche ricrescono anche da piccoli pezzetti

87 8 anni fa su tio
Risposta a francox
Estirparle TOTALMENTE e chiuderle immediatamente in un sacco, e INCENERIRE il prima possibile. Da un frammento di foglia la pianta si rigenera. In Giappone non crea problemi, per merito degli insetti che se ne nutrono, che purtroppo sarebbero a loro volta distruttivi per le nostre specie indigene animali.

Foxdilollo78 8 anni fa su tio
Risposta a 87
Ah ecco!! Dalle mie parti invece le hanno tagliate, lasciate qualche giorno a terra per poi raggrupparle in mucchietti e i mucchietti raggruppati a loro volta su un altro terreno per poi essere caricate su di un camion... Avranno lasciato pezzi su tutto il percorso... Dettaglio: erano secchi, spero che questo nn abbia aiutato la ricrescita... Sono passate due settimane ed ora il lungo fiume Cassarate é già ritornato ad essere pienissimo... Piccole crescite stanno sbucciando anche nei prati in prossimità del fiume... Il peggio è quando fioriscono e lasciano il polline... Miliardi e miliardi di semi ovunque... Come se avesse nevicato!!

Foxdilollo78 8 anni fa su tio
La stessa cosa sta succedendo su gran parte del Cassarate... tagliarle o sradicarle prima dei fiori sarebbe un gran passo avanti... Grazie
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