Cerca e trova immobili

CANTONELegge sull’esercizio dei diritti politici: approvata la revisione

20.04.16 - 15:44
Legge sull’esercizio dei diritti politici: approvata la revisione

BELLINZONA - Il Consiglio di Stato ha approvato oggi il messaggio che propone la revisione totale della Legge sull’esercizio dei diritti politici, con l’obiettivo di aggiornare e coordinare meglio le attuali norme, semplificare alcune procedure elettorali e porre rimedio a qualche lacuna.

La revisione, preannunciata nel documento sulle linee direttive e sul piano finanziario 2012-2015, riguarda aspetti del diritto elettorale di natura prevalentemente tecnica. Non sono stati modificati i principi di fondo e il sistema di ripartizione dei seggi nei vari tipi di elezione, né le regole per la presentazione delle domande di iniziativa e di referendum. Il Governo ha comunque optato per una revisione formale totale della Legge sull’esercizio dei diritti politici, anziché limitarsi a riformulare alcune disposizioni.

Fra le novità di maggiore rilievo, va segnalata la decisione di inserire – seguendo la tendenza in atto a livello federale – la base legale per permettere il voto elettronico, benché non sia ancora possibile stabilire quando questa nuova forma di espressione dei diritti politici sarà introdotta nel nostro Cantone.

Va ricordato che la legge sull’esercizio dei diritti politici rientra tra gli atti legislativi modificati più frequentemente. Tra i cambiamenti più rilevanti degli ultimi dieci anni possono essere
ricordati:
- l’introduzione, a tappe, del voto per corrispondenza generalizzato (estendendolo in ultima battuta alle elezioni cantonali e comunali come proposto nell’iniziativa parlamentare del deputato Angelo Paparelli);
- l’introduzione della scheda senza intestazione di lista, con modifica delle norme sul valore della scheda;
- l’introduzione dell’obbligo di presentare l’estratto del casellario giudiziale;
- l’introduzione delle norme sulla revoca del Municipio.

Nel 2014 il testo della revisione legislativa è stato sottoposto per consultazione ai partiti politici rappresentati in Parlamento e – successivamente – alla Piattaforma di dialogo tra Cantone e Comuni. Questi ultimi, che godono di notevoli responsabilità e competenze nel diritto elettorale, sono stati inoltre coinvolti in una procedura separata di consultazione. Oltre l’80% degli enti locali interpellati ha raccolto l’invito e formulato proposte per migliorare l’attuale legislazione, dimostrando un alto grado di sensibilità per il tema. Nell’insieme, la proposta governativa è stata accolta positivamente e la maggior parte dei pareri e dei suggerimenti presentati nell’ambito delle consultazioni sono stati inseriti nel documento finale.

Infine si rammenta che nel corso del 2015 sono stati depositati due atti parlamentari riguardanti l’introduzione del sistema maggioritario nell’elezione del Consiglio di Stato e del Gran Consiglio. Il Governo ha deciso di esaminare questo tema in modo separato dalla revisione legislativa. L’ipotesi di passaggio al sistema maggioritario esula infatti dagli obiettivi della riforma adottata oggi.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE