Robbiani: «Alla raccolta delle firme contro la nuova piazza non fa parte la Lega»
MENDRISIO - Un comitato interpartitico si è fatto promotore del referendum lanciato a Mendrisio per «opporsi a una nuova scelta urbanistica che arrecherebbe un'ulteriore insanabile ferita a un nucleo storico di valore protetto a livello cantonale».
La raccolta delle firme contro la pianificazione comunale del 21 marzo scorso vuole evitare la in piazza del ponte si costruisca una torre di 26 metri.
Secondo i promotori il progetto approvato dal Legislativo di Mendrisio non soddisferebbe «la richiesta degli oltre 3.000 cittadini che nel 2007 sostennero la petizione a favore di una vera piazza del Ponte libera da edifici invasivi e incongruenti»
Secondo i promotori del referendum il concetto pianificatorio sarebbe «vecchio e incurante di una moderna politica di tutela e salvaguardia storica, culturale e paesaggistica».
Intanto dal Municipale Massimiliano Robbiani giunge la smentita che riguarda il lancio del referendum da parte della Lega dei Ticinesi di Mendrisio. «Smentisco categoricamente - scrive Robbiani su Facebook - che il Gruppo fa parte del comitato promotore».
Intanto, in mattinata, è giunta la precisazione dell’UDC Mendrisiotto-Basso Ceresio, che «sostiene, ma non promuove, il Referendum contrario alla variante che permetterebbe l’edificazione di un nuovo edificio, a nostro avviso, testimone di concezioni superate e totalmente contrarie alla valorizzazione di quanto resta del “Magnifico Borgo”».
«Mendrisio, a nostro avviso, - si legge nella nota - merita una migliore considerazione del proprio nucleo storico, una valorizzazione intesa in modo moderno e dinamico e non la continuazione di concetti risalenti a trenta o quaranta anni fa, e che hanno portato, prima alla chiusura dell’ex Jelmoli, e oggi alla decisione della sua demolizione».
«Riteniamo che la continuazione di queste concezioni - prosegue l'UDC Mendrisiotto-Basso Ceresio - portino ulteriore danno all’economia e ai commerci di un Borgo che invece deve essere rivalutato. Una nuova Piazza, concepita come valorizzazione della sua storia contribuirebbe, rendendo più attrattivo il Borgo, al suo potenziale turistico e economico. L’UDC sostiene il Comitato Referendario, rispettandone la piena autonomia, senza avere nessun titolo e naturalmente senza minimamente coinvolgere la posizione della Lega dei ticinesi o suoi rappresentanti, liberi di esprimere qualsiasi opinione, sia favorevole oppure contraria sul tema».