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COMANO«Devo dormire in cantina a causa dell’antenna 4G»

01.04.16 - 08:00
Alcuni abitanti di Comano ci parlano del loro malessere che sarebbe dovuto al campo elettromagnetico
«Devo dormire in cantina a causa dell’antenna 4G»
Alcuni abitanti di Comano ci parlano del loro malessere che sarebbe dovuto al campo elettromagnetico

COMANO - «Ormai mi tocca dormire in cantina, altrimenti mi viene il batticuore e non riesco a prendere sonno». Insonnia ma anche mal di testa, stanchezza, palpitazioni e difficoltà di concentrazione. Questi sono soltanto alcuni dei sintomi con cui diversi residenti di Comano devono convivere da quando, nell’autunno 2014, sul tetto dello stabile RSI è stata attivata un’antenna per la telefonia mobile 4G. «Diciamo che in questa zona eravamo già “vaccinati” ai segnali radiotelevisivi, ma il nuovo impianto telefonico ha fatto precipitare la situazione: oltre a me, nel vicinato sono molte le persone che hanno dei disagi fisici» ci spiega il rappresentante del Gruppo cittadini Cureglia Comano, che lo scorso anno aveva consegnato alle autorità comunali una petizione firmata da 1’102 persone per chiedere provvedimenti a tutela dei residenti, dei bambini che frequentano l’asilo nido e degli stessi dipendenti RSI.

Nuovi casi - E le persone interessate dal fenomeno sarebbero, stando al nostro interlocutore, in aumento: «Altri abitanti mi hanno appena detto che non riescono più a prendere sonno, oggi (ieri per chi legge, ndr) ho effettuato una nuova misurazione delle onde elettromagnetiche: i valori sono triplicati».

Soluzioni fai-da-te - L’antenna continua dunque a trasmettere. E chi percepisce l’influenza dei campi elettromagnetici fa il possibile per diminuire la portata dei disagi. «Abbiamo ripulito l’impianto elettrico, utilizziamo internet via cavo e il telefono fisso, e accendiamo il cellulare soltanto poche ore al giorno» ci racconta, per esempio, una sessantenne del vicinato. Da tempo anche lei dorme nel seminterrato. E con la famiglia si sta ora guardando in giro per una nuova casa: «I provvedimenti che abbiamo preso purtroppo non sono sufficienti».

La mozione - Sulla questione dell’antenna di Comano si è attivata anche la politica. Una mozione è stata presentata proprio la scorsa settimana dal locale gruppo PLR, con primo firmatario Alex Farinelli. Al Municipio si chiede di «intraprendere sin da subito i passi necessari per implementare una pianificazione riguardante la posa di antenne per le comunicazioni, valutando sia il modello proposto dalle linee guida cantonali sia eventuali soluzioni alternative». In questo modo si vuole dunque dare «una risposta concreta alle preoccupazioni legittime dei cittadini».

«Elettrosmog pericoloso» - Sugli effetti delle onde elettromagnetiche il dibattito è aperto. A Comano il locale Gruppo cittadini si rifà a un rapporto di Fiorenzo Marinelli, ricercatore dell’Istituto di genetica molecolare del CNR di Bologna, secondo il quale «gli studi molecolari hanno evidenziato degli effetti avversi indotti dai campi elettromagnetici di radiofrequenza sulla regolazione genica della vita cellulare che possono far evolvere le cellule colpite nell’organismo in cellule tumorali». Si parla dunque di possibili danni cellulari e genetici permanenti.

«Nessun rapporto causale» - «I campi elettromagnetici deboli, come quelli emessi dalle antenne di telefonia mobile, non sono percepibili dall’essere umano». Lo afferma, da parte sua, Gregor Dürrenberger della Fondazione di ricerca per l’elettricità e la comunicazione mobile del Politecnico federale di Zurigo. Lo studioso si basa su una serie di esperimenti effettuati in laboratorio. Ma come si possono dunque spiegare sintomi come batticuore, mal di testa, stanchezza? «La ricerca non ha rilevato nessun rapporto causale tra la presenza di campi elettromagnetici e i malesseri. La maggior parte degli esperti ritiene che i suddetti sintomi siano dovuti al timore di influssi negativi dell’irradiazione».

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