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CANTONEGli youtuber arrivano a Lugano. E spiegano il segreto del successo

29.03.16 - 07:00
Tv, addio. Se si vuole sfondare oggi la meta è YouTube. In milioni ci provano (anche ticinesi) ma in pochi ce la fanno. Uno di loro ci racconta come. Saranno a Lugano il prossimo weekend
Gli youtuber arrivano a Lugano. E spiegano il segreto del successo
Tv, addio. Se si vuole sfondare oggi la meta è YouTube. In milioni ci provano (anche ticinesi) ma in pochi ce la fanno. Uno di loro ci racconta come. Saranno a Lugano il prossimo weekend

LUGANO - «Da grande vorrei fare lo/la youtuber», vi è mai capitato di sentire un/a giovanissimo/a rispondere così alla domanda per eccellenza riguardo al futuro professionale? Forse sì e non dovrebbe stupire, YouTube infatti è per questa generazione qualcosa di più di quello che è stata la tv per quelle precedenti. Il motivo? Basta poco per produrre e trasmettere (una videocamera, un computer e un microfono) e con un po’ di fortuna tutti possono diventare famosi facendo anche qualche soldo. Già perché i click, grazie alla pubblicità, possono tradursi in moneta sonante.

«Io, youtuber di professione» - Davide Sodano, in arte Sodin, è uno di quelli che ce l’ha fatta: i suoi video contano centinaia di migliaia (e pure milioni) di visualizzazioni ed è sotto contratto con un network specializzato in e-celebrità. «Sì, posso dirlo, di lavoro faccio lo youtuber», ci racconta divertito da Latina dove è nato e cresciuto. «Qual è la formula del successo? Impossibile dirlo, la rete è incostante e bizzosa, ma se dovessi proprio scegliere tre qualità direi: originalità, autenticità… e culo! (ride)».

«Sono stato fortunato» - Ed è proprio quest’ultimo, a detta di Sodin, il segreto alla base della sua carriera: «Ho iniziato a fare video con mio fratello, circa due anni e mezzo fa, e la cosa è andata bene ma niente di più. In seguito ai commenti che continuavano ad arrivare ho poi deciso di continuare da solo». All’inizio solo videogiochi: «Ho esordito parlando e giocando ai videogames e proprio fra questi ho trovato la mia gallina dalle uova d’oro: la simulazione calcistica "Fifa". Sono stato fortunato, ho preso l’onda giusta, per così dire. Era marzo 2014, se non mi sbaglio, e in quel momento il mio canale è esploso».

Virali a ogni costo - Sodano oggi come oggi è il re incontrastato per quanto riguarda "Fifa" in lingua italiana: ci gioca, commenta le sue partite e inventa “challenge” (sfide, ndr.) divertenti con altri youtuber. Ma il suo lavoro da intrattenitore non si ferma qui: «Faccio diversi altri video che non parlano per forza di videogiochi, lì tento di esprimermi a tutto tondo, spesso e volentieri con amici e amiche». Diversi di questi sforano di gran lunga il milione di visite. Uno dei suoi ultimi exploit (anche questo in viaggio verso il milione) è un torneo di rigori in compagnia di quattro amici (e colleghi) con alla caviglia un collare per cani di quelli che danno la scossa: «Ovviamente l’obiettivo è quello di riuscire a diventare virali a colpi di risate».

Febbre del click? - Ma questa corsa al click è in grado di rovinare la vita? Ci pensi mentre fai la spesa o prima di addormentarti? «All’inizio era così, poi più passa il tempo più ti rendi conto che non ne vale la pena. Penso che il modo più sereno per fare questo lavoro sia di produrre innanzitutto qualcosa che ti piace e lasciare la paranoia e i numeri nel cassetto».

«La nostra è una vita selvaggia» - Quanto impegno è necessario in termini di tempo, per creare un video dei tuoi? «Dipende dal tipo è ovvio, comunque fra riprese, montaggio e tutto quanto ci vuole parecchio. Anche se durano pochi minuti ci posso impiegare anche due giorni». Che orari fa uno youtuber? Quelli canonici da ufficio o ci si gestisce più liberamente? «Guarda, direi la seconda. Ci sono sempre molti aspetti da gestire e si finisce per fare una vita un po’ selvaggia (ride). Io per esempio solitamente registro il materiale di giorno mentre per il montaggio preferisco lavorare di notte».

Anche in Ticino c’è chi ha questa passione - Un bacino ristretto di utenti, meno views (e iscritti) ma i ticinesi aspiranti youtuber non si risparmiano di certo. Le storie hanno tutte un elementi comuni: un inizio «per scherzare» da soli o con un amico, qualche commento positivo… e via! «Trasmetto dal 2015», ci racconta Roberto “Zero” Sirna di Nerdstation, «avevamo iniziato questa nostra avventura in due, io e un mio amico. Poi però l’onere, piacevolissimo, è finito tutte sulle mie spalle». Di che chiacchieri su YouTube? «Principalmente di games, manga, serie tv e quant’altro. Vorrei che il mio canale fosse un punto d’incontro per appassionati come me».

«Prima ero timido, ma poi ho imparato...» - Per Emanuele “Alva” Alvarez (17 anni) il viaggio parte proprio dal web: «Per me è iniziato tutto 3 anni fa, ho aperto il video di uno youtuber particolarmente simpatico che mi ha subito catturato. Me ne sono interessato e ho scoperto un vero e proprio mondo fatto di “crew” e professionisti». Da vedere a voler fare il passo è breve: «All’inizio ero un po’ timido, ora invece so sempre cosa dire. A me basta una telecamera per essere felice».

«Io attore, YouTube un palco sempre aperto» - Quella del luganese LucaLuke, invece, è una storia un po’ diversa: «Sono anche attore e YouTube per me è diventato un canale in cui esprimere la mia creatività e la mia voglia… di fare lo scemo! Insomma una sorta di palcoscenico sempre aperto, in Ticino ce ne sono così pochi...». Un’opportunità di carriera? «Non per me, per molti ragazzi l’obiettivo è quello di diventare famosi ma penso che, soprattutto oggi, sia molto difficile. Meglio che sia un divertimento e una valvola di sfogo».

Fra games e youtuber, tutti alla GamesWeek - Per incontrare (e vedere all’opera) Sodin e altri youtuber (anche nostrani) l’appuntamento è per questo sabato e domenica (2 e 3 aprile) al Padiglione Conza di Lugano per la prima GamesWeek tutta ticinese.

Per informazioni ticinogamesweek.ch

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