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CANTONEIl flusso migratorio tra le sfide future della polizia cantonale

22.03.16 - 11:59
Presentato il bilancio del 2015: in generale si rileva un calo dei reati
Tipress
Il flusso migratorio tra le sfide future della polizia cantonale
Presentato il bilancio del 2015: in generale si rileva un calo dei reati

BELLINZONA - C’è soprattutto il flusso migratorio tra le sfide 2016 delle forze dell’ordine ticinesi. È quanto emerge dal bilancio di attività 2015 della polizia cantonale che è stato presentato questa mattina a Bellinzona. La questione ha infatti richiesto particolare attenzione già lo scorso anno, soprattutto durante la stagione estiva, quando in Ticino gli arrivi mensili hanno toccato un massimo di quasi 1’800 unità. L’emergenza si è poi placata verso la fine dell’anno e attualmente si contano circa 500 arrivi al mese.

«Bisogna essere pronti ad arrivi massicci» - Ora le autorità non escludono che la situazione possa nuovamente cambiare, in particolare considerando la recente chiusura delle frontiere lungo varie rotte. I migranti potrebbero dunque prediligere la via che attraverso l’Italia porta alla frontiera sud del nostro paese, nello specifico a Chiasso. «Il Ticino e la Confederazione - ha affermato il direttore delle Istituzioni Norman Gobbi - devono dunque essere pronti a gestire eventuali arrivi improvvisi e massicci». E il consigliere di Stato ha pure sottolineato che «l’emergenza migratoria va affrontata senza tabù politici o ideologici, considerando ogni scenario e misura».

Altre sfide future - Non si parla comunque soltanto di flusso migratorio. Tra le sfide future delle autorità ci sono anche i rischi terroristici, lo sviluppo dell’informatica di polizia, Gottardo 2016 (definita l’operazione dell’anno per l’apertura della galleria di base del San Gottardo), e la collaborazione nazionale e internazionale.

Nel 2015 reati in calo - Per quanto riguarda invece l’attività 2015 della polizia cantonale, in generale si rileva una diminuzione dei reati. Si parla di un calo del 14,7% dei furti con scasso (10’993 casi nel 2015) e addirittura del 25% (1’811 casi) sul fronte dei reati contro il patrimonio. C’è invece un leggero aumento (+4,6%) per quelli contro la vità e l’integrità della persona (si tratta di 983 casi). Ma sul lungo termine si parla comunque anche su questo fronte di tendenza alla diminuzione. Le autorità sottolineano dunque che c’è più sicurezza, sia nei fatti sia nella percezione. Anche grazie alla maggiore presenza sul territorio degli uomini della polizia cantonale.

Oltre 700 chiamate al giorno - Nel 2015 la polizia cantonale ha inoltre ricevuto ben 265’830 chiamate. Si tratta di oltre 700 richieste al giorno.

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