Cerca e trova immobili

CANTONE«Il bullismo? Non riguarda soltanto la scuola»

14.03.16 - 06:00
Secondo lo psicologo Claudio Luraschi, il fenomeno dipende dalla società
Tipress
«Il bullismo? Non riguarda soltanto la scuola»
Secondo lo psicologo Claudio Luraschi, il fenomeno dipende dalla società

GORDOLA - «Il bullismo? Non è un fenomeno che riguarda soltanto l’ambiente scolastico». Esordisce così lo psicologo Claudio Luraschi, da noi interpellato per comprendere meglio un comportamento che anche nel nostro cantone torna periodicamente alla ribalta della cronaca. «In ambito aziendale - continua - si chiama mobbing, in quello militare è invece nonnismo». Ma come si spiega dunque l’esistenza del fenomeno? Secondo l’esperto «il problema vero è che viviamo in una “giungla” in cui vige ancora la legge del più forte. Vita mea, mors tua». E lo psicologo ci parla di un «mondo completamente conforme e conformista, in cui si sente la necessità di differenziarsi, di trovare la propria unicità».

Anche in ambito giovanile c’è dunque una ricerca di unicità?
«Il ragazzo cresce sotto la campana di vetro dei genitori, ma a un certo punto sente il bisogno di differenziarsi. Nella sua vita si tratta comunque di un momento paradossale, perché il giovane si vuole allontanare dalle regole e dai vincoli. Ma poi trova il suo posto all’interno di un gruppo, anch’esso fatto di regole e conformismo».

E i genitori possono fare qualcosa, perché la ricerca intrapresa dai figli non sfoci in bullismo?
«Certo, seguendo delle regole. Ma se in cucina non è sufficiente seguire una ricetta per diventare un abile cuoco, anche per i genitori non basta seguire le regole. Bisogna agire con la giusta misura».

Ma i genitori di oggi sono cambiati?
«Non si può fare un confronto con il passato, perché il contesto è ora completamente diverso, sono cambiati i riferimenti. E proprio a proposito di contesto, è certo che ora ha un ruolo determinante la tecnologia, che permette di fare cose che un tempo ci sognavamo».

Quindi non si può dire che i genitori di oggi sbagliano…
«Assolutamente no. E addossare delle colpe sarebbe folle. Bisognerebbe piuttosto concentrarsi, come detto, sul contesto. La neuroscienza parla di apprendimento per imitazione, quindi si impara da quello che vediamo, in fotografia, in televisione, online. Ci sono adolescenti che passano 4-5 ore al giorno nella propria stanza, sul web. Cosa andranno a vedere?»

Ci parlava di regole da seguire. Ce ne può indicare almeno una?
«Come dicevo, l’adolescente vuole differenziarsi dalla massa per trovare una sua identità. Non possiamo dunque impedire ai nostri figli di abbandonare la campana di vetro in cui, con tutte le buone intenzioni, li abbiamo messi, perché di fatto stanno cercando la loro diversità. L’indagine che stanno compiendo è corretta. Per me più che una regola, è un principio: il valore della diversità».

L'argomento sarà al centro della conferenza "Le 7 regole d'oro per gestire i ragazzi preadolescenti mantenendo virtuoso il rapporto genitori-figli" in programma mercoledì 16 marzo alle 20 nell'aula magna delle scuole medie di Gordola. L'appuntamento è organizzato dalla locale assemblea genitori.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

Cinciallegra 8 anni fa su tio
Penso che l'errore dei genitori inizi proprio dal mettere i figli sotto la campana di vetro. Meglio responsabilizzarli per i propri atti sin da piccoli, con cose piccole e man mano che crescono, crescono pure le responsabilita'. Inoltre vi e' un fattore MOLTO importante: ESSERCI PER I FIGLI, ascoltarli, ragionare insieme a loro, accompagnarli nella presa di decisioni, accompagnarli nella crescita. E assolutamente NON: "arrangiati, non rompere le cosiddette, ecc." Con mio figlio - sta terminando le medie - per ora ha funzionato bene :-)

Hirpus 8 anni fa su tio
Risposta a Cinciallegra
Bravissima/o concordo su tutto, complimenti e che continui così per voi.

Alìbabà 8 anni fa su tio
Siamo a cinquant'anni dal '68, due generazioni, e si vede che cosa quella filosofia ha portato. Il bello è che, invece di ripristinare almeno in parte alcuni dei valori che sono stati debellati, si continua imperterriti ad aggiungere nuovi "diritti" e mai si parla di "doveri". Il problema che molti genitori di oggi, addirittura nonni, hanno subito cinquant'anni di lavaggio del cervello. Si noti, poi, che questa piaga è specifica di un'Occidente che deve rivaleggiare sempre più con dei modelli sociali molto rigorosi che si basano innanzi tutto su di una cultura del rispetto, del dovere, dello studio, del lavoro inculcata sin dalla nascita. Eppure la Civiltà Occidentale si era evoluta verso traguardi mai raggiunti dall'umanità in precedenza,esaltando l'uomo e liberandolo con un duro travaglio durato secoli dalla schiavitù, dall'ignoranza e dandogli un assetto di vita democratica, imperfetta quanto si vuole ma migliore). Forse sarebbe il caso che la scuola li insegnasse questi valori che sono poi quelli che hanno pure facilitato le tecnologie oggi così tanto care ai giovani che, però, non sanno da dove provengono.

Hirpus 8 anni fa su tio
Risposta a Alìbabà
Vedo che punti il dito sull'Occidente!!! Puoi tornare da dove sei venuto, o da dove ti hanno portato i tuoi genitori, e risolvere i problemi del Medio Oriente o ancora più in la. INNANZITUTTO. E non capisco dove hai aperto la parentesi, visto che l'hai chiusa!

Alìbabà 8 anni fa su tio
Risposta a Hirpus
Caro Hirpus, la tua risposta conferma quanto ho scritto. Mi spiace che tu non abbia capito niente di quello che ho scritto. La parentesi è un errore di battitura. E io sono Leventinese, per tua informazione.

Hirpus 8 anni fa su tio
Risposta a Alìbabà
Un Leventinese DOC presumo... Ma di lingua Italiana... INNANZITUTTO e non innanzi tutto E non venire a dire che sono gli altri che non ti capiscono. Confermo la mia precedente risposta, secondo me è cosi, se invece intendi dire altro proprio non ti CAPIAMO!!

Alìbabà 8 anni fa su tio
Risposta a Hirpus
A volere fare le pulci agli altri, senza la sufficiente umiltà di andare a controllare quello che si vorrebbe affermare come un dogma, si finisce per fare figuracce. L'avverbio "innanzi tutto" o "innanzitutto" è perfettamente corretto nelle due versioni. Anzi, la Treccani preferisce la forma separata (vedere per credere). Non capisco poi il non ti "CAPIAMO". Tu e chi d'altri? Eppure, ho detto che il primato dell'Occidente è stato incrinato dal '68. E che, da allora, tutti i valori che hanno richiesto secoli per essere costruiti, sono stati incrinati. In quanto al DOC. Ma cosa vuoi dire con questo? Che tutti quelli che hanno nei secoli occupato il Ticino, la Svizzera, l'Europa e il mondo sono tutti il frutto di una razza unica e pura? Proprio in Svizzera, terra di passaggio da millenni? Guarda te ne dico una: una mia antenata pare sia stata il frutto di una grande passione di un ufficiale dell'esercito di Suvorov per lei. Altri so che sono giunti dal Piemonte (zona Ossola) e altri dal Bergamasco. E allora? Poi, se "per me è così", così sia. Amen.

spank77 8 anni fa su tio
Chi sta bene con se stesso non ha bisogno ne di fare Bullismo ne di fare Mobbing sugli altri. Sono ragazzi e persone con profondi problemi emotivi (senso di inadeguatezza ? Insicurezza ? ) che pensano di "curare" il loro disagio sfogandosi sugli altri. I genitori probabilmente sono occupati nei loro problemi quotidiani e senza farlo apposta non vedono la sofferenza del figlio.

Shion 8 anni fa su tio
Risposta a spank77
Ottima analisi, concordo e aggiungo che i ragazzi sono alla ricerca di diverse cose ma non trovano dei leader autorevoli che possano spiegare loro il mondo (quello reale) in cui vivono.

ZetaCrea 8 anni fa su tio
Non é colpa dei genitori?? scusami, ma i figli chi li ha fatti e/o voluti?
NOTIZIE PIÙ LETTE