Un operatore del comune: «Erano puliti, ma gli spazzaneve hanno invalidato il nostro lavoro». Dal Cantone: «Ci vuole più collaborazione e comprensione»
LUGANO - La nevicata eccezionale degli scorsi giorni ha generato sicuramente alcuni disagi, ma anche numerose polemiche. C'è chi si è lamentato dell'intervento tardivo degli spazzaneve, chi voleva i marciapiedi puliti (guarda la fotogallery) e chi, a sua volta, ha puntato il dito contro coloro che non hanno accolto con favore questa imbiancata fuori programma.
Infine ci sono gli operatori che si sono occupati della pulizia delle strade e che tutto questo nervosismo l'hanno assorbito, quasi somatizzandolo. Come Franco, che per il comune di Sorengo si è occupato dei marciapiedi e non ci sta nel vedere giudicato male il suo lavoro: «Si è detto che abbiamo pulito tardi, ma chi ci ha criticati non sa che le cose sono andate diversamente».
«Non lamentatevi per come abbiamo gestito la pulizia dei marciapiedi» - Franco punta il dito contro il lavoro degli spalaneve, gestiti dal Cantone. «La gente non sa che i primi a intervenire siamo stati noi. I marciapiedi erano puliti già domenica, poi è passata la cala neve e, liberando le strade non solo li ha ricoperti di nuovo, ma ci ha costretti a fresare per pulirli di nuovo. Il tutto, ovviamente, ha avuto costi maggiori».
Per l'operaio il pedone è preso in scarsa considerazione: «Si continua a dare la priorità alle auto, ma i marciapiedi non sono meno importanti. E in ogni caso è stata una mancanza di rispetto per il nostro lavoro».
«Settimana difficile, troppe critiche e poca collaborazione» - Chiude il cerchio, e si trova a doversi difendere dalle numerose critiche di questi giorni, comprese quelle di Franco, Giovanni Quadrelli, capo del Centro di manutenzione del Sottoceneri. «È stata una settimana difficile - ci spiega demoralizzato -. È vero, ci sono stati dei danni accertati, ma il problema non è della neve, quanto piuttosto di un atteggiamento che non aiuta nessuno».
Quadrelli cerca di fare il punto della situazione: «La gente non si rende conto che abbiamo riportato la situazione alla normalità in una manciata di giorni. E non è stato semplice. Certo, con i comuni poteva esserci maggiore collaborazione, ma il nostro compito era quello di liberare le strade. A Origlio il problema era lo stesso, ma il segretario comunale mi ha chiamato e abbiamo lavorato assieme con ottimi risultati. Noi abbiamo le nostre esigenze, loro le loro. Dobbiamo imparare a coordinarci meglio».
Il Capo del Centro di manutenzione spiega infine le grosse difficoltà incontrate proprio con quei cittadini che «pretendono, ma sono poco collaborativi». «Portare via la neve - spiega -, ha un costo esorbitante. È per questo che in alcuni casi l'abbiamo lasciata in prati, aree verdi. Ma c'è chi, per pochi giorni, ci ha chiesto un risarcimento per occupazione. Certo, abbiamo rovinato un po' il prato, ma avremmo mandato dei giardinieri».
Quadrelli chiede più pazienza e comprensione. «Siamo in una zona prealpina, mi domando 30/40 anni fa come facesse la gente. Camion e trasporti costano, poi veniamo criticati perché spendiamo troppo. Dobbiamo fare attenzione ai costi, alle strade, ai marciapiedi. E confrontarci con persone che trovano più facile criticare che ringraziare quando sarebbe più utile un po' di auto e comprensione».