Il Municipio ha deciso di non più accordare l'uso del terreno per potere svolgere la manifestazione dell'edizione del 2016. Locarno Viva auspica un incontro con il Municipio
LOCARNO - Mancano 146 giorni all'inizio del 69° festival del film di Locarno. Un appuntamento irrinunciabile non soltanto per gli amanti del cinema, ma anche per il popolo della Rotonda, che nei dieci giorni di festival si riversa in città per godersi gli eventi organizzati durante le serate estive locarnesi.
Nella tormentata storia della Rotonda, contraddistinta da polemiche e vicende che hanno fatto versare fiumi d'inchiostro durante il caldo agosto dello scorso anno, vi è un nuovo capitolo che non fa dormire sonni tranquilli a Locarno Viva, la società che organizza gli eventi mondani che animano la città sul Verbano.
L'avvocato Tuto Rossi, legale del presidente dell'Associazione, Ivano Neri, raggiunto telefonicamente giovedì pomeriggio, non ha nascosto la sua contrarietà per una decisione che apre un'altra stagione di incertezza sul futuro della Rotonda. «La novità è che il Municipio di Locarno non è in grado di decidere», ha esordito l'avvocato. «L'esecutivo - ha proseguito Rossi - ha deciso di non più accordare il terreno per potere svolgere la manifestazione di quest'estate. Il lato curioso di questa vicenda è che c'è un appalto assegnato per quattro anni al Consorzio Rotonda, formato dal Locarno Viva con il 70% e ufficialmente rappresentante della manifestazione, il 20% a Eventmore di Castione, e il 10% a Inelettra ed ora il Municipio ha stabilito che l'appalto c'è, ma necessita di un'ulteriore autorizzazione, ossia quella di uso accresciuto del suolo, che va rinnovata di anno in anno. In altre parole il Municipio ha deciso di non concedere l'autorizzazione di uso accresciuto del suolo».
Una doccia fredda per Locarno Viva che ora, dopo l'uscita di scena dalla società di Marcello Tonini, Bruno D'Addazio e Walter Frey a seguito delle polemiche dello scorso anno, sono confrontati con un nuovo grattacapo. «E' prevedibile il ricorso», ha affermato Rossi, che ora auspica un incontro di Locarno Viva con il Municipio ancora prima di Pasqua, prima delle elezioni, per chiarire la situazione. «Urge al più presto un chiarimento: per organizzare un evento simile un paio di settimane non bastano».