Cerca e trova immobili

CANTONEIl sorriso «ci inviti a guardare oltre la malattia»

06.03.16 - 15:43
La riflessione del Direttore del DSS Paolo Beltraminelli in occasione della Giornata del Malato: «Uno stimolo a confrontarci con una dimensione che ci tocca tutti»
Foto Ti-Press Francesca Agosta
Il sorriso «ci inviti a guardare oltre la malattia»
La riflessione del Direttore del DSS Paolo Beltraminelli in occasione della Giornata del Malato: «Uno stimolo a confrontarci con una dimensione che ci tocca tutti»

LOCARNO - «La Giornata del malato è un momento importante dell’anno perché ci permette di avvicinarci a chi soffre, ma non solo. Questa Giornata è uno stimolo a confrontarci, almeno una volta l’anno, con una dimensione che ci tocca tutti, ma che nella vita di tutti i giorni tendiamo a dimenticare». Questa è la considerazione espressa dal Direttore del Dipartimento della sanità e della socialità Paolo Beltraminelli, che si è recato a visitare i degenti presso l'Ospedale La Carità di Locarno insieme a una delegazione dei vertici dell'Ente ospedaliero cantonale. «È la dimensione della nostra fragilità, di quanto sia delicata la nostra salute, fisica e psichica. Proprio perché sempre più spesso corriamo tutto il giorno dietro a concetti come efficienza, efficacia e prestazioni, questa Giornata è utile: perché richiama la consapevolezza che rimaniamo pur sempre esseri umani, con tutti i limiti legati a questo modo di essere nel mondo».

Il tema abbinato alla giornata odierna - il buonumore - è particolarmente sentito da Beltraminelli: «Io credo davvero profondamente nei benefici di un atteggiamento positivo, verso la vita e verso il mondo, anche nelle circostanze più complesse, e riflettere sulla comicità è ben più che fare qualche bella battuta, perché il ridere è una manifestazione profonda della nostra natura umana. È un fenomeno naturale per il nostro stare al mondo, che ci dice cose molto profonde su ciò che siamo – soprattutto in questo periodo storico».

Il progresso tecnologico oggi può portare innumerevoli benefici, «è però anche vero che spaventa. Molte persone temono di essere rimpiazzate da un robot, e in parte questa tendenza si sta già verificando. Il settore della cura, però, ha caratteristiche che lo rendono profondamente diverso dal resto dell’economia». Le professioni sanitarie, però, non possono essere automatizzate «perché al centro della loro
missione c’è un concetto profondamente umano, che un’intelligenza artificiale non potrebbe mai fare proprio – proprio come è accaduto per l’umorismo, qualche decennio fa».

La dottoressa Ursula Steiner-König, vicepresidente della Giornata del malato, ha scritto che "il sorriso o la risata che accompagnano una battuta umoristica non devono mai fare sentire criticata, indebolita o umiliata un’altra persona. Al contrario, devono alleviarne le sofferenze e mandarle un raggio di speranza". «È un’osservazione molto pertinente» sottolinea Beltraminelli «soprattutto se pensiamo alla "società del divertimento" nella quale abitiamo. Oggi siamo sempre alla ricerca di qualcosa che ci intrattenga, che sia un video di gatti o una foto che ci faccia ridere: il rischio, però, è che non sappiamo più riconoscere la differenza tra una risata e un ghigno. Che non riusciamo più a riconoscere la differenza che passa fra l’umorismo, che osserva con umanità le nostre debolezze, e la satira aggressiva, quella di chi si sente superiore all’oggetto che sta deridendo. Facciamo in modo che il nostro sorriso sia sempre venato della consapevolezza che anche a noi appartiene la stessa fragilità che stiamo osservando». 

Il sorriso che rivolgiamo a una persona malata, conclude il Direttore del DSS, «possa quindi essere un sorriso che comunica compartecipazione e una porta che ci inviti a guardare oltre la malattia, ricordandoci che c’è sempre un motivo per il quale vale la pena vivere».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE