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I sindaci del nostro Cantone si trovano nei bassifondi della classica Svizzera
BELLINZONA/BERNA - Fare il Sindaco in Svizzera. Una carica importante e ambita. Ma quanto guadagnano chi è a capo delle città svizzere? Alla domanda posta da “Le Matin Dimanche” hanno risposto 144 comuni elvetici, tutti con almeno diecimila abitanti. I risultati sono stati ripresi dall’edizione odierna del Caffé. E sul domenicale si può evincere come i sindaci ticinesi siano tra i più “poveri” della Svizzera.
Zurigo padrona - Sul podio elvetico troviamo i sindaci di Zurigo, Losanna e San Gallo. La signora Corine Mauch, sindaco della città sulla Limmat, percepisce quasi 300.000 franchi all’anno. Sul secondo gradino del podio troviamo invece il sindaco Daniel Brélaz, che lascerà la carica quest’anno, con uno stipendio di 275.976 franchi. Terzo troviamo invece Thomas Scheitlin, a capo del Municipio di San Gallo, che si intasca annualmente 272’841 franchi.
Ticino lontano - I ticinesi? Lontanissimi. A comandare la classifica del Cantone è Marco Borradori, sindaco di Lugano. Il leghista è piazzato solo al 47esimo posto della graduatoria svizzera con i suo 211’693 franchi a tempo pieno. In realtà Borradori, stipendiato al 60%, a fine anno ne porta a casa “solo” 125.000.
Ma va ancora peggio per i sindaci degli altri maggiori comuni ticinesi. A Bellinzona, Mario Branda percepisce 55.000 franchi per la sua funzione al 50% di Sindaco. Riportata al 100% si arriverebbe quindi ad un salario di 110.000 franchi. Il sindaco di Locarno, Alan Scherrer, si porta invece a casa 66.000 franchi, ma non si conosce la sua percentuale lavorativa.
1.400 ore annuali - Così come non è nota la percentuale lavorativa del Sindaco di Mendrisio Carlo Croci, che deve accontentarsi di 40.000 franchi all’anno. Ma di tempo al Comune, come dichiarato al Caffé, ne dedica tantissimo. «Percepisco 40.000 franchi l’anno. Questa cifra mi obbliga a continuare a lavorare». Ma le cose da fare come Sindaco non mancano. «Il lavoro è raddoppiato con l’aggregazione. Al mio ruolo dedico dalle 1.000 alle 1.400 ore annuali».
