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MENDRISIOInsieme a Sinistra: "Oltre il caso Armani"

04.02.16 - 09:05
Ti-Press
Insieme a Sinistra: "Oltre il caso Armani"

Soppressioni di impieghi, incertezza per lavoratori e lavoratrici, salari dimezzati. È quanto sta succedendo in queste ore alla Giorgio Armani Swiss Branch di Mendrisio, un’azienda da venti anni attiva in Via Penate a Mendrisio e che fino a ieri contava 130 dipendenti. Come noto il reparto del controllo delle fatturazioni dovrebbe essere trasferito in Italia, mentre in queste ore plana l’incertezza sulla permanenza in Ticino della logistica e della gestione dei clienti.

Per vent’anni Armani ha beneficiato di un tasso di imposizione privilegiato, ma ora adducendo il pretesto della forza del franco, se ne va con armi e bagagli. Dimostrando in modo piuttosto palese non solo di non aver nessuna radice nel territorio da cui ha potuto trarre evidenti vantaggi, ma anche di non avere nessuna responsabilità sociale. Dalla luci delle passerelle, dunque, alle ombre di una gestione aziendale spregiudicata che costringe lavoratori e lavoratrici a passare alla cassa.

Del resto il rapporto della Dichiarazione di Berna – di cui i media hanno dato notizia le scorse settimane – sottolinea chiaramente che le multinazionali della moda stabilitesi in Ticino negli ultimi vent'anni – pagano poche imposte e hanno condizioni di lavoro molto discutibili nei Paesi di produzione. Se è vero che il settore della moda in Ticino è uno dei settori considerati promettenti specialmente per il Mendrisiotto (perché in questa regione sono concentrate la maggior parte delle aziende del settore), Insieme a Sinistra non può prescindere dalla qualità dei posti di lavoro e dalla qualità delle condizioni di lavoro.

Sono sempre e ancora lavoratori e lavoratrici a pagare in prima persona il prezzo di strategie aziendali tese unicamente al profitto. In questi ultimi vent’anni la sicurezza del posto di lavoro è stata sostituita da condizioni di lavoro sempre più precarie, tanto nel settore privato, quanto in quello pubblico e la presunta capacità di autoregolamentazione del mercato si è rivelata quasi sempre fallimentare. Il degrado del lavoro – sempre meno legato ai diritti – si misura purtroppo ogni giorno con angosciante costanza.

Ma non è solo il lavoro a soffrire: i terreni liberi nelle zone di attività sono solo il 14%. Per Insieme a Sinistra è pertanto fondamentale vigilare sull’uso parsimonioso del suolo valutando ogni singolo progetto, mettendo sempre in relazione la dimensione dell’interesse ambientale con quello sociale. E in questo contesto rientrano evidentemente il lavoro e le attività produttive.

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