La raccolta firme riguarda l'iniziativa popolare che verrà lanciata in aprile e concerne la legittima difesa
BELLINZONA - Giorgio Ghiringhelli non ci sta e presenta ricorso contro la decisione della polizia comunale di Bellinzona di non concedere l'autorizzazione di posare una bancarella lungo Viale Stazione, accanto al mercato del sabato - bensì in un vicolo laterale - per raccogliere firme a favore di un'iniziativa popolare che lancerà in aprile e che concernerà la legittima difesa.
Il leader de "Il Guastafeste" accusa il Comune del capoluogo cantonale di ostacolare «ripetutamente» la raccolta di firme nell'ambito del mercato che si svolge al sabato.
Il ricorso presentato, come ha ricordato lo stesso Ghiringhelli, non è il primo del genere. Sono stati infatti una decina i ricorsi presentati negli ultimi anni contro alcuni Comuni che ponevano ostacoli definiti polemicamente «ingiustificati e antidemocratici». Ricorsi, come è stato specificato, «tutti vinti».
«Questa è una battaglia - scrive Ghiringhelli - che faccio non solo per me, ma per tutti coloro, di qualsiasi partito, che un giorno o l’altro potrebbero aver bisogno di un posto in prima fila durante i mercati di Bellinzona per raccogliere firme a favore di qualche iniziativa popolare o referendum. Perché soprattutto dopo l’estensione del voto per corrispondenza pure alle elezioni cantonali e comunali è diventato sempre più difficile, per quei cittadini che non dispongono di grandi mezzi organizzativi e finanziari, raccogliere firme a favore di un’iniziativa costituzionale (10'000 firme in 2 mesi) o legislativa (7'000 firme in 2 mesi) o di un referendum (7'000 firme in 45 giorni). I diritti popolari devono essere accessibili a tutti e non solo ai grandi partiti, ai sindacati e alle grosse organizzazioni commerciali, e dunque semmai vanno agevolati più che in passato anziché essere ostacolati!».