Importante novità al carnevale della Lingera. Re Brenno Martignoni: «Ci stanno criticando, ma la situazione era diventata ingestibile»
ROVEREDO - «Stop agli under 18 nelle serate di punta della Lingera. Il rischio di prendere sanzioni immeritate per avere venduto alcol a minori era troppo alto». Parla con un pizzico di amarezza Brenno Martignoni, re del carnevale della Lingera. Dopo l'annuncio di volere vietare l'accesso ai minorenni al venerdì e al sabato sera, sugli organizzatori della manifestazione sono piovute diverse critiche da parte della popolazione. «Soprattutto ci dicono che non diamo fiducia ai giovani - conferma Martignoni -. Ma il problema non è quello. La situazione era diventata ingestibile. In passato abbiamo preso multe che non sapevamo giustificare».
Polemiche - Ieri, martedì, la 54esima edizione del carnevale mesolcinese è partita con una serata di cabaret. Oggi, mercoledì, andrà in scena la consegna delle chiavi nel capannone centrale con il consueto show d'apertura. Tanti momenti di svago. Di spensieratezza. Ma anche qualche polemica per quelle due serate, le principali, in cui i ragazzini dovranno starsene a casa. «Noi ci siamo sempre battuti contro l'alcol ai minori - evidenzia Martignoni -. Quello della prevenzione è un tema che ci sta a cuore. Qualche anno fa avevamo addirittura lanciato il cocktail analcolico a prezzi stracciati. Purtroppo però ci sono sempre giovanissimi che fanno i furbi».
Difficoltà oggettive - E nelle serate di ressa sembrano in crescita le difficoltà per chi lavora alla buvette nell’analizzare l'età dei consumatori. «Negli scorsi anni - conferma Re Lingera - il comitato di organizzazione si è trovato a gestire situazioni di contravvenzione. Le autorità competenti hanno agito in base a segnalazioni. Per noi diventa imbarazzante poi dovere motivare come mai si è compiuta l'infrazione. A volte non si sa neanche bene cosa dire, perché davvero la confusione in quei momenti è parecchia».
Decisione sofferta - Meglio dunque risolvere il problema alla radice. Quello di Roveredo diventa dunque il primo tra i 'grossi' carnevali ad allinearsi a un trend già in atto in diverse altre località della Svizzera italiana. «Ci è pesato dire basta ai minorenni - ammette il sovrano della Lingera -, è stata una decisione sofferta, anche perché il carnevale dovrebbe essere una festa per tutti. Però non potevamo continuare così, è giusto che i nostri volontari possano lavorare serenamente».
Norme da rispettare - Martignoni ribadisce la volontà di tutelare i minori da parte degli organizzatori. «C'è una normativa che regola la distribuzione delle bibite e noi intendiamo rispettarla. Siccome non abbiamo altri mezzi, abbiamo deciso di prendere questa strada. Per fortuna il nostro carnevale è fatto di tanti momenti. Gli under 18 avranno dunque diverse altre occasioni, nel corso dei prossimi giorni, per divertirsi alla Lingera».