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COLLINA D'OROMuzzano approfitterà dei vantaggi di Collina d’Oro

21.12.15 - 16:09
Pronto il rapporto della Commissione intercomunale relativo all’ipotesi di aggregazione tra i due Comuni
Ti-Press
Muzzano approfitterà dei vantaggi di Collina d’Oro
Pronto il rapporto della Commissione intercomunale relativo all’ipotesi di aggregazione tra i due Comuni

COLLINA D’ORO – Un nuovo Comune che si estenderà su una superficie complessiva di 767 ettari e conterà oltre 5'500 abitanti. È quello che potrebbe nascere dall’unione di Collina d’Oro e Muzzano. Un’aggregazione che, secondo la Commissione intercomunale che in questi giorni ha consegnato un rapporto agli Esecutivi dei due comuni, “deve essere vista come un’opportunità per creare un’entità locale ancora più forte”.

La Commissione sottolinea che l’unione tra Collina d’Oro e Muzzano “permetterà di consolidare l’offerta di servizi a favore dei cittadini residenti e degli operatori economici presenti nel comprensorio dei due Comuni”. Muzzano inoltre ci guadagnerà su più fronti: beneficiando, per esempio, di servizi come il dopo scuola per i bambini delle Elementari, del centro ricreativo con piscine, campi da tennis e campo da calcio, e dell’offerta culturale proposta dalla Collina d’Oro.

Il Piano cantonale delle aggregazioni posto in consultazione nel 2013 vedeva “una Città di Lugano molto (più) grande di quella di oggi”, si legge nel rapporto. Ma tale visione non è affatto condivisa dai Comuni di Collina d’Oro e Muzzano. I due enti ritengono, infatti, che “una Città troppo grande porterebbe un disequilibrio a livello regionale”. Un’unione di questo tipo rappresenterebbe dunque un passo verso una strategia “che mira a creare un agglomerato luganese strutturato in un polo centrale costituito dalla Città di Lugano e da un gruppo ridotto di Comuni solidi e strutturati alla sua periferia”. E si avrebbe un “equilibrio delle forze”.

Ora cosa accadrà? Per realizzare il progetto, dovrà essere inoltrata un’istanza aggregativa formale. La Commissione che ha redatto il rapporto suggerisce comunque che una decisione in tal senso venga presa dai Municipi soltanto dopo le elezioni comunali del prossimo aprile 2016.

 

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