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CANTONE"Chiudere le scuole per risparmiare? Non ci siamo proprio"

20.12.15 - 23:42
Il Sindacato indipendente degli Studenti e Apprendisti prende posizione in merito alla giornata di congedo concessa ai docenti in data 23 marzo
Ti-Press
"Chiudere le scuole per risparmiare? Non ci siamo proprio"
Il Sindacato indipendente degli Studenti e Apprendisti prende posizione in merito alla giornata di congedo concessa ai docenti in data 23 marzo

BELLINZONA - Il Comitato Centrale del Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA) ha affrontato, in data 12 dicembre, la questione del congedo concesso ai docenti dal Consiglio di Stato per la giornata del 23 marzo. Riprendendo le considerazioni emerse nel corso dell’assemblea del 7 novembre e confrontandosi con l’ampia mobilitazione dei docenti sviluppatasi nelle scorse settimane, il sindacato ha ritenuto necessario tornare ad esprimersi sul tema.

Data l’assenza di segnali di risposta da parte degli studenti, il SISA auspica che nelle prossime settimane possa prendere vita una più ampia riflessione "sulla questione del valore dell’istruzione pubblica e sui pericoli cui essa va incontro, che veda coinvolti anche (e soprattutto) gli studenti e che possa fungere da
occasione per discutere quali forme di opposizione siano da mettere in campo per protestare contro l’evidente assenza di sensibilità da parte del governo verso il mondo della scuola e coloro che lo vivono quotidianamente".

In questo senso, il Comitato Centrale ha elaborato un documento nel quale vengono tematizzate le varie criticità riguardanti la concessione di questo congedo e in cui si propone una strategia da adottare per opporsi ai vari interventi di risparmio (passati, presenti e futuri) che riguardano il settore dell’istruzione pubblica. Affinché le discussioni possano avere luogo in quante più sedi scolastiche possibile, il SISA si appella alle varie istanze studentesche "perché convochino al più presto le assemblee studentesche dei propri istituti e affrontino le tesi avanzate, stabilendo quale posizione assumere in merito al congedo del 23 marzo e decidendo se aderire o meno all’ampio movimento di protesta che accomuna ormai tutte le componenti della scuola ticinese".

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COMMENTI
 

Fran 8 anni fa su tio
@brinet Infatti risparmiano proprio su sanità e ora anche istruzione.

Fran 8 anni fa su tio
Siamo alla deriva.

brinet 8 anni fa su tio
Risposta a Fran
è proprio vero, quando uno stato risparmia su sanità e istruzione è l'inizio della fine. In compenso sperperano in altri settori.

Mac67 8 anni fa su tio
Risposta a brinet
la Confederazione ha un debito pari al 34,9% del pil annuo! in Ticino il popolo ha votato per la parita' del bilancio, 2 anni fa. Ora ci sono le ovvie conseguenze, tagli su tutto, non era difficile da intuire. Prima di votare, bisognerebbe capire le conseguenze di cio' che si vota.
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