Il sindacato si riserva di impugnare la decisione del Consiglio di Stato dinnanzi al TRAM
BELLINZONA - Il Consiglio di Stato ha giudicato irricevibile il ricorso inoltrato dall'OCST al TRAM il 17 settembre 2015 e riguardante l’autorizzazione all’apertura straordinaria di domenica 27 dicembre 2015.
Il Dipartimento Finanze e Economia - dettaglio di tutto rilievo - nel decreto pubblicato su Foglio Ufficiale nel mese di agosto, ha commesso un manifesto errore nell’indicare come foro di ricorso il TRAM invece del Consiglio di Stato. Una svista, si fa per dire, sottolineata dal TRAM nella sua sentenza del 25 novembre 2015 con rinvio degli atti al Dipartimento che aveva commesso l’errore di forma.
Al sindacato, firmatario di diversi contratti collettivi nella vendita, "non è stato concesso il diritto di rappresentare i legittimi interessi dei suoi 3000 associati attivi nel settore", scrivono in una nota stampa. Di conseguenza OCST si riserva di impugnare la decisione del Consiglio di Stato dinnanzi al TRAM.
"Resta aperto - aggiungono - il quesito nel sapere se il 27 dicembre 2015, una domenica di festa, si potrà impiegare il personale di vendita . L’incombente data costringe l’OCST a utilizzare altri canali per evitare che un inutile egoismo consumistico (quello di iniziare con i saldi di fine anno in un giorno festivo) possa prevalere sul buon diritto del personale di vendita di riposarsi finalmente dopo il tour de force pre-natalizio".
Il sindacato ricorda inoltre come le deroghe di fine anno - peraltro non contestate - già concernono i giorni 8, 13, 20, 23, 24, 30 e 31 dicembre 2015). OCST ribadisce che "una coincidenza di calendario (il Natale cade di venerdì e S. Stefano di sabato, seguito da una domenica), debba essere messo al beneficio delle lavoratrici e dei lavoratori".
Saranno aperti i negozi il prossimo 27 dicembre 2015? L’ultima parola non è ancora stata scritta.