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CANTONENomina Cda dell'EOC, "non è utile una pausa di riflessione?"

08.11.15 - 22:44
Interrogazione di Matteo Pronzini (MPS) sul funzionamento e il ruolo dell'Ente Ospedaliero Cantonale
Nomina Cda dell'EOC, "non è utile una pausa di riflessione?"
Interrogazione di Matteo Pronzini (MPS) sul funzionamento e il ruolo dell'Ente Ospedaliero Cantonale

BELLINZONA - In una interrogazione al Consiglio di Stato, il deputato in Gran Consiglio, Matteo Pronzini (MPS), pone alcune questioni riguardanti il funzionamento e il ruolo dell'Ente Ospedaliero Cantonale (EOC).

In particolare Pronzini si sofferma sul rinnovo del Cda dell'EOC che "cade in un momento delicato e decisivo per il futuro della politica ospedaliera cantonale". Secondo il deputato non vi sarebbe spesso “sintonia” tra gli amministratori e la popolazione, tra gli amministratori e le scelte degli altri organismi deputati a orientare le scelte di fondo della politica sanitaria e ospedaliera". Vista la situazione, "la nomina di alcuni membri del CdA, soprattuttto in questo momento, non può limitarsi alla tradizionale riconferma della spartizione delle poltrone tra i partiti di governo; dovrebbe invece essere colta come un’occasione per una discussione di fondo sul ruolo e la funzione delle EOC e quindi del suo CdA, stilando anche un bilancio sul suo operato (al di là della rituale discussione sui conti dell’EOC)".

Pronzini, nelle sue cinque domande al Consiglio di Stato, chiede se non vi siano conflitti di interesse tra il CdA dell'Eoc e gli altri organismi dello Stato competenti e se non vi sia la necessità di "avviare una discussione che possa ridefinire ruolo e competenze del CdA dell'EOC, al di là delle modifiche (tutt’altro che chiarificatrici) apportate al progetto di revisione della LEOC (e che tra l’altro saranno verosimilmente oggetto di votazione popolare)"

Inoltre il rappresentante dell'MPS in parlamento chiede se il Governo cantonale "non ritiene, proprio avviando questo dibattito, di dovere verificare le possibilità di una partecipazione popolare alla gestione di un sistema ospedaliero che la popolazione sente come un servizio pubblico di prossimità e importante e se non ritiene che le attuali forme di partecipazione “dal basso” (commissioni regionali sulla pianificazione, implicazione di soggetti portatori di una scarsa legittimità democratica) abbiano dimostrato la loro inadeguatezza e quindi sia necessario esplorare altre forme di partecipazione più democratiche e legittime della popolazione".

Pronzini avanza la richiesta di “congelare” le nomine in seno al CdA dell’EOC in attesa che questo dibattito possa avere luogo.

Infine il gran consigliere della sinistra radicale chiede se non fosse da ritenere, "in ogni caso, di dover evitare nomine come quella di Paolo Sanvido che, per il ruolo svolto in precedenza, potrebbero rivelarsi fonte di profondi conflitti di interessi, visto che uno dei “pezzi forti” del prossimo periodo sarà proprio la regolazione dei rapporti tra Fondazione Cardiocentro e EOC, data la scadenza dell’attuale convenzione (2020)".

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