Cerca e trova immobili

LUGANOVaccino anti-influenzale, si punta sulla sensibilizzazione

06.11.15 - 06:03
In Svizzera la percentuale di personale sanitario che opta per la misura è basso. Eoc: “Non siamo per nulla soddisfatti”
Vaccino anti-influenzale, si punta sulla sensibilizzazione
In Svizzera la percentuale di personale sanitario che opta per la misura è basso. Eoc: “Non siamo per nulla soddisfatti”

LUGANO - Il vaccino anti-influenzale continua a non fare presa sul personale sanitario elvetico. Ma negli ospedali si sta facendo il possibile per migliorare i risultati. In particolare in diverse strutture zurighesi, dove proprio in queste settimane sono state lanciate importanti campagne di sensibilizzazione (si parla di 38’000 flyer e centinaia di manifesti). E il Ticino cosa sta facendo? “Stiamo cercando di puntare al massimo sulla responsabilità individuale e sull’informazione» afferma il dottor Carlo Balmelli, responsabile del Servizio prevenzione infezioni e medicina del personale all’Ente ospedaliero cantonale (Eoc). Anche nelle strutture Eoc la sensibilizzazione è quindi all’ordine del giorno. La campagna per la vaccinazione anti-influenzale comincia infatti a fine ottobre con una lettera inviata a tutti i dipendenti. “A questa alleghiamo il materiale informativo dell’Ufficio federale della sanità pubblica – spiega – a intervalli regolari seguono poi dei promemoria via posta elettronica”. Sta poi al personale sanitario decidere di recarsi negli appositi uffici per farsi vaccinare gratuitamente. “Gli infermieri in prevenzione passano inoltre nei vari reparti a proporre la misura ai dipendenti” aggiunge il medico.

Ma non è facile migliorare i risultati. Per la stagione 2014/15 nelle strutture Eoc la percentuale di personale vaccinato contro l’influenza è stata del 10%, ossia 562 dipendenti su 5’598. Si tratta soprattutto di medici (17%). “Non siamo per nulla soddisfatti” ci dice il nostro interlocutore. “E considerando i dati nazionali – continua – ritengo che purtroppo quasi nessuna struttura elvetica possa dirsi soddisfatta. Si dovrebbe puntare a percentuali di almeno il 70-80%”. Il problema non è comunque noto soltanto in Svizzera, bensì anche in contesto europeo. “Si raggiungono tassi molto più elevati in certe zone degli Stati Uniti, dove la vaccinazione è obbligatoria per il personale sanitario” conclude Balmelli.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE