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Tosse, naso che cola, mal di testa e un po' di febbre mettono a letto i ticinesi. Ma l'influenza vera arriverà solo da novembre
LUGANO - Colpi di tosse, qualche bronchite, e un fazzoletto dietro l'altro. È un po' la situazione dei ticinesi negli ultimi giorni. Influenza? "No", per il medico cantonale.
"Sta circolando molto una rinofaringite acuta causata da rhinovirus, cosa anomala, soprattutto se si pensa all'estate calda appena trascorsa", ci spiega Giorgio Merlani. "Questo stato di salute è sicuramente fastidioso e può far aumentare la percezione di un'influenza che, invece, non è ancora arrivata".
Di casi veri d'influenza, infatti, al momento ne sono stati registrati pochi: "Qualcuno. Ma per la maggior parte sono influenze di tipo B. I virus di tipo B non sono in grado di indurre pandemie, cioè infezioni su larga scala. Determinano, in genere, una forma di influenza meno grave di quella dovuta ai virus di tipo A, anche se hanno le potenzialità per diventare pericolosi".
Il vaccino resta comunque la soluzione più facile: "Consigliamo di vaccinare le persone più vulnerabili a metà ottobre. Gli altri da novembre - conclude il medico cantonale -. Il picco influenzale generalmente si registra da prima di Natale fino a Carnevale". Per ora, insomma, possiamo dormire sonni tranquilli, anche se raffreddati.
