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LOCARNO“Locarno è repressiva. Dateci la Rotonda”

16.09.15 - 17:13
Il 95,2% dei giovani locarnesi è insoddisfatto dell’offerta culturale e di svago della città sul Verbano
Ti-Press
“Locarno è repressiva. Dateci la Rotonda”
Il 95,2% dei giovani locarnesi è insoddisfatto dell’offerta culturale e di svago della città sul Verbano

LOCARNO - I ragazzi a Locarno non trovano spazio. È questo che emerge da uno studio dell’associazione LOCattiva presentato martedì al Municipio. Cinquecento ragazzi della regione hanno risposto a un sondaggio e i risultati sono preoccupanti. Secondo il 95% degli intervistati il comune è insensibile alle necessità giovanili. In particolare a creare disagio sono i regolamenti comunali troppo rigidi (95,5%), la poca tolleranza del resto della popolazione (81,2%), la mancanza di attività musicali (71%) e spazi di aggregazione (72%). E proprio parlando di spazi, emerge con forza, la voglia di usare la Rotonda come luogo destinato alla gioventù locarnese.

Una storia di repressione – Il documento presentato ai municipali ha scavato anche sulla stampa cantonale degli ultimi 15 anni ricostruendo la storia dell’universo giovanile locarnese. Ne emerge un racconto con più scuri che chiari. I rapporti tra autorità e ragazzi sono stati tesissimi, aggravati anche da ben due omicidi legati al mondo giovanile. Ed emerge anche la denuncia di due agenti accusati di violenza contro dei ragazzi. Accanto a questi episodi si percepisce, leggiamo, “un atteggiamento fondamentalmente repressivo” da parte delle autorità. Il culmine si sarebbe toccato nel biennio 2003/2004 quando le richieste di spazi da parte dei giovani si sono scontrate con controlli di polizia, il divieto di stare in alcune zone e addirittura con proposte di coprifuoco.

Quando sequestravano gli skate – Particolarmente esplicativo è il rapporto tra Locarno e gli skateboard. Era il 2000 e vicino all’autosilo si sfrecciava sulle tavole. La prima risposta della città sono stati i sequestri. Dopo lunghe tribolazioni politiche sono stati concessi degli spazi ma, protestavano i ragazzi, non adatti a praticare lo sport. Mentre, continua il rapporto, nel resto del Cantone chi sfrecciava su rotelle era considerato un acrobata, sul Verbano era un vandalo.

Si richiami all’ordine la Polizia – Tra le richieste al municipio di LOCattiva, vi è quella di dare una regolata alla polizia cittadina, in particolare al suo comandante. Il quale quando appare sui media “alimenta una rappresentazione negativa della gioventù di Locarno”. Basti pensare, aggiungono, come vengono presentati i dati contenuti nel rapporto sulla criminalità cittadina. “Si parla di 162 giovani trattati” nel 2014. È emergenza? “In realtà quel 162 contiene di tutto: vittime, colpevoli, bagatelle (motorini), e solo 54 di loro sono stati effettivamente denunciati”. Denunce che non significano ancora la colpevolezza.

Non siamo il nemico – “Siamo un comitato di giovani che per molti mesi si è impegnato, oltre il tempo lavorativo, per creare un documento che parlasse quanto più possibile la lingua delle istituzioni”, concludono i ragazzi di LOCattiva. “Vogliamo essere una risorsa, non un nemico”. Per questo hanno presentato una lunga serie di proposte al Minucipio. Tra le quali buona parte si concentra sulla creazione di altri eventi oltre alle grandi manifestazioni internazionali. Da giornate dedicate alla Street art a un Palco libero su cui possano esibirsi le tante band della regione. Questo per dare alternative al degrado. Un giovane intervistato, infatti, spiega: “forse se avessi da fare non starei qui a spaccarmi di canne”.

Municipio possibilista – Ma com’è andato l’incontro con l’amministrazione? “Il Municipio si è mostrato aperto e dialogante”, commentano i rappresentanti di LOCattiva. In particolare, si legge, sembra esserci la disponibilità per ridiscutere il limite di 12 concerti all’anno per esercizio pubblico, “aspetto legislativo che rende difficoltoso per gli artisti, soprattutto per i giovani alle prime armi, esibirsi nei locali cittadini”. Chi vivrà, vedrà. Per il momento l’appuntamento è per il 10 ottobre, quando l’associazione ha chiesto di organizzare il suo primo evento, una serie di concerti gratuiti in città.

 

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