CANTONENata l'Associazione svizzera per un territorio senza grandi predatori

BELLINZONA - Il comitato dell’Associazione per un territorio senza grandi predatori, sezione Ticino, (ATsenzaGP) è preoccupato per la presenza del lupo nel territorio ticinese. Da febbraio a oggi sono state registrate sette predazioni, per un totale di 18 capi uccisi (l'ultimo risale alla notte tra sabato 5 e domenica 6 settembre: due capre, con le tipiche ferite da lupo alla gola, sono state trovate morte sulle pendici del Camoghè). "Inoltre si è saputo che soprattutto tra la Valmaggia e la Verzasca nonché in Val Morobbia vi sono state grosse perdite in quattro alpeggi diversi (in totale una settantina di capi) senza tuttavia essere riusciti a risalire in maniera definitiva alla causa della morte degli agnelli e delle pecore". Il lupo, anche se non si è in presenza di prove certe, è fortemente sospettato.

"Si è pure a conoscenza che alcuni allevatori hanno deciso di scaricare anzitempo il loro alpe per timore di ulteriori predazioni con conseguenze non indifferenti a livello di foraggiamento e di costi di gestione dell’allevamento. Da sottolineare che anche nelle zone dei monti un certo rischio permane in quanto i lupi che transitano o che sono stanziali in Ticino si spostano frequentemente da una zona all’altra".

Alla luce di ciò, il comitato della sezione ticinese dell’ATsenzaGP saluta "con speranza e ottimismo" la costituzione dell’Associazione svizzera per un territorio senza grandi predatori che ha avuto luogo a Berna giovedì 10 settembre. Gli allevatori in difficoltà possono chiamare i numeri 091 851 90 90 oppure 079 412 32 17), mentre proseguiranno le denunce alle autorità e all'opinione pubblica. "L’ATsenzaGP lancia un appello agli allevatori affinché non si lascino prendere dallo sconforto e, come gli allevatori francesi, sappiano difendere con tenacia un’attività nella quale finora hanno creduto, che ha dato loro da vivere e anche parecchie soddisfazioni".