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CANTONE“Noi consumatori in balia del mercato nero”

17.07.15 - 07:00
Quando fumare uno spinello vuol dire foraggiare l’illegalità
“Noi consumatori in balia del mercato nero”
Quando fumare uno spinello vuol dire foraggiare l’illegalità

LUGANO - Una chioma più sale che pepe, Luca è un libero professionista ticinese. Non beve, non fuma ma di quando in quando non disdegna uno spinello. Non fa mistero del suo vizietto anche se ammette che il consumo di droghe illegali è un vero e proprio percorso del combattente: «L’ideale sarebbe che ognuno si coltivi la propria erba, il problema è che le autorità sequestrano prima i semi, poi le coltivazioni. I consumatori si ritrovano perlopiù in balia del mercato nero». E sul mercato nero non ci sono solo prodotti di qualità. «Tutt’altro! Quando ero giovane mi è capitato di dare soldi a dei brutti ceffi che mi vendevano schifezze di ogni tipo. Oggi faccio comunella con altri consumatori e tutti assieme cerchiamo dei fornitori in grado di procurare marijuana di buona qualità. Il primo che la trova contatta gli altri e tutti insieme comperiamo qualche etto che ci permette di fumare decentemente per qualche mese». Poi si ricomincia. Come dei delinquenti.

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