Cerca e trova immobili

LUGANODa villa di lusso ad albergo a 5 stelle: i 130 anni di Villa Castagnola

25.06.15 - 16:06
Lo hanno gestito cinque generazioni. Tuttò partì da una nobile famiglia russa
Da villa di lusso ad albergo a 5 stelle: i 130 anni di Villa Castagnola
Lo hanno gestito cinque generazioni. Tuttò partì da una nobile famiglia russa

LUGANO - Sono 130 le candeline da spegnere oggi per il Grand Hotel Villa Castagnola. L’importante traguardo è stato raggiunto grazie alla gestione alberghiera di cinque generazioni che hanno potuto accogliere decine di migliaia di clienti. Oggi, quelli più affezionati, potranno festeggiare il compleanno dell’albergo di lusso con un esclusivo cocktail. “Per l’occasione ci raggiungeranno clienti anche da lontano”, ha spiegato il Direttore Ivan Zorloni.

“Il complesso è stato il primo nel luganese dotato di riscaldamento centrale” ha raccontato Zorloni, e nasce nel 1880 per volere dei Von Ritter, una nobile famiglia russa. Nel 1885 la maestosa villa venne acquistata dalla famiglia Schnyder von Wartensee di Lucerna, che la trasformò prima in una pensione e poi in un hotel. Tre generazioni della famiglia gestirono l’albergo, curandone le diverse fasi di ristrutturazione per quasi 100 anni. È il 1982 quando la famiglia Garzoni di Lugano rilevò la proprietà di tre piani e ne seguì personalmente il rinnovo delle infrastrutture e la cura degli arredi, aggiungendovi il 4° e il 5° piano e diverse sale per conferenze.

Due famiglie e cinque generazioni per portare avanti una forte tradizione alberghiera, un vanto per Zorloni che ricorda in particolare la costruzione del viale che porta all’albergo. “Gli ormai caratteristici castani li avevano voluti espressamente la famiglia Schnyder, facendoli arrivare da Lucerna a loro spese per riparare il viale dal sole”.

Sono 78 le camere che hanno potuto ospitare anche personaggi come Hermann Hesse. “Oggi però la clientela è cambiata drasticamente a causa del modo di viaggiare”, ha ammesso Zorloni. “Nel 1900 la clientela era nordica e chi poteva permettersi di viaggiare ero molto facoltoso perché non era facile e ci volevano molti mezzi. Oggi invece l’europeo viaggia anche lontano, dimenticandosi spesso delle bellezze vicine”.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE